Sostegno: la procedura per la riconferma dei docenti di sostegno precari è stata avviata grazie al DM n. 32/2025 e alla nota del 7 maggio.
Le famiglie possono richiedere la continuità del docente, ma molti supplenti si chiedono: accettare conviene davvero? In questo articolo, analizziamo la normativa e rispondiamo ai dubbi più frequenti.
A chi è rivolta la procedura di riconferma?
La riconferma riguarda i docenti che, nell’anno scolastico 2024/25, hanno ottenuto un incarico di supplenza su posto di sostegno fino al 30 giugno o al 31 agosto.
La procedura coinvolge i docenti specializzati nominati da GAE, GPS o tramite interpello, oltre ai non specializzati inclusi nella seconda fascia GPS o individuati attraverso graduatorie incrociate.
Non rientrano nella riconferma i docenti con incarico temporaneo fino all’ultimo giorno di lezione.
Le famiglie devono inviare la richiesta entro il 31 maggio. Il dirigente scolastico valuterà la compatibilità e il docente, se interessato, confermerà la disponibilità.
Tra i principali dubbi, molti docenti temono che accettare la riconferma possa escluderli dalla nomina tramite concorso.
Questa paura è infondata: la riconferma non compromette la possibilità di immissione in ruolo, poiché il concorso avviene prima della procedura di nomina per le supplenze.
In caso di assunzione in ruolo, il docente può ritirare la domanda GPS senza alcuna penalizzazione. Inoltre, la richiesta della famiglia non vincola il docente, che conferma la propria disponibilità durante la compilazione dell’istanza per le 150 preferenze estive.
Sostegno: quali docenti non possono richiedere la riconferma?
Non tutti i docenti possono ottenere la riconferma, anche se richiesti dalle famiglie. Non è possibile rinnovare il contratto per:
- Docenti con contratti da Graduatorie di Istituto;
- Supplenze brevi fino al termine delle lezioni: questi incarichi non consentono il rinnovo, poiché il posto non risulta realmente disponibile per l’anno successivo;
I docenti di ruolo non perdono la propria sede a favore di supplenti riconfermati. Se i posti diminuiscono, a risentirne sono i supplenti, non i docenti già in organico.
Se la riconferma non si concretizza, il docente partecipa comunque all’algoritmo delle GPS, purché abbia compilato la domanda per le 150 scuole.
Il diritto alla riconferma vale solo se il posto rimane vacante e non viene coperto da personale di ruolo. Non ci sono penalizzazioni: il docente mantiene il proprio punteggio e posizione in GPS.
Le condizioni per il rinnovo includono la disponibilità del posto anche al 30 giugno e l’assenza di titolari assegnati.
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