Bonus mamme 2025: nel 2024 il bonus mamme ha rappresentato uno degli strumenti più importanti a sostegno delle famiglie italiane. Secondo i dati Inps, hanno usufruito del beneficio circa 667mila lavoratrici madri con contratto a tempo indeterminato.
In questo contenuto approfondiremo le caratteristiche del bonus e a chi spetta.
Di cosa si tratta?
Il bonus mamme 2024 consisteva in un esonero totale dei contributi previdenziali a carico della dipendente, fino a un massimo di 3.000 euro all’anno. Inizialmente rivolto solo alle madri con tre o più figli, è stato esteso anche a quelle con due figli, ampliando così la platea di chi può beneficiarne.
Nel 2024 l'Istat ha registrato i seguenti dati relativi al bonus:
- Il 74% delle beneficiarie ha due figli
- L’età media è di circa 42 anni
- Il 59% vive al Nord Italia
- Oltre 490mila lavorano nel settore privato
- Il 7% è rappresentato da lavoratrici non comunitarie, spesso più giovani e con famiglie più numerose
Il bonus mamme 2024 ha quindi avuto un impatto concreto, riducendo il costo del lavoro per le madri lavoratrici e incentivando la loro permanenza nel mondo del lavoro.
Accanto al bonus mamme, cresce anche il ricorso al bonus asilo nido. Nel 2024 ha coperto le spese per oltre 521mila bambini, in aumento rispetto ai 480mila dell’anno precedente.
Le famiglie hanno ricevuto in media 205 euro al mese per 6-7 mesi, coprendo circa il 54% delle spese sostenute per le rette dei servizi per l’infanzia. Questo tipo di contributo si rivela particolarmente utile per alleggerire il carico economico legato alla cura dei figli.
Bonus mamme 2025: chi può richiederlo?
Tra le novità del 2025 legate al bonus mamme, il Consiglio dei Ministri ha approvato il 20 giugno un contributo mensile di 40 euro per ogni mese o frazione di mese lavorato. La misura, prevista per tutto l’anno in corso, si configura come una tantum e può essere cumulata con altri aiuti al reddito, nel rispetto delle soglie previste.
Per ottenere il beneficio è necessario:
- essere madri con almeno due figli, di cui il più piccolo abbia meno di 10 anni
- avere un reddito annuo inferiore a 40.000 euro
- risultare lavoratrici dipendenti o autonome
Questa nuova forma di bonus mamme punta a sostenere concretamente le madri che lavorano, alleggerendo le spese quotidiane e favorendo la permanenza nel mercato del lavoro.
Conferma dell'azzeramento dei contributi per madri con più due o più figli
Oltre al contributo da 40 euro mensili, viene confermata anche per il 2025 la totale esenzione contributiva già introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1, comma 180, legge n. 213/2023). L’agevolazione riguarda le madri con almeno tre figli assunte con contratto a tempo indeterminato.
Questa misura si affianca al nuovo bonus mensile, ampliando la portata degli strumenti a supporto delle famiglie e rafforzando il sistema di conciliazione tra lavoro e vita privata.
Grazie al bonus mamme, il 2025 si configura come un anno chiave per il potenziamento del welfare familiare, con interventi mirati che valorizzano il ruolo delle madri lavoratrici e incentivano la genitorialità attiva.
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