Qual è lo stipendio insegnanti delle scuole medie?

Qual è lo stipendio insegnanti delle scuole medie?

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Stipendio insegnanti scuole medie: di quanto stiamo parlando?

Lavorare come insegnante è una vocazione, ma sicuramente ha anche il suo lato economico da considerare.

Il lavoro del docente viene retribuito in base a dei contratti nazionali, che stabiliscono precisamente qual è lo stipendio insegnanti da percepire nel caso sia di contratti a tempo indeterminato sia determinato.

In questo articolo, in particolare, analizzeremo quanto guadagna un insegnante delle scuole medie!

Lo stipendio insegnanti scuole medie

Come si stabilisce lo stipendio di un docente?

A stabilire la busta paga mensile di un insegnante concorrono diversi fattori: il primo e più importante è senza dubbio l’anzianità di servizio, ovvero gli anni di lavoro prestati all'interno del comparto scuola come docente.

Un docente a inizio carriera, quindi, guadagnerà meno di un insegnante con molti anni di esperienza alle spalle.

Anche il grado di istruzione gioca un ruolo importante, ma non così determinante: la differenza fra lo stipendio insegnanti medie e superiori non è così rilevante.

Vediamo quindi, in base agli ultimi contratti del CCNL scuola, qual è la media di uno stipendio mensile di un insegnante della scuola secondaria di primo grado, ovvero le scuole medie.

Da 0-8 anni di servizio è di 1.350,54 euro;

tra 9 e 14 anni di servizio è di 1.473,01 euro;

dai 15 e 20 anni di servizio è di 1.604,17 euro;

tra 21 e 27 anni di servizio è di 1.708,77 euro;

tra 28 e 34 anni di servizio è di 1.832,52 euro;

oltre i 35 anni di servizio è di 1.895,74 euro.

In più, bisogna dire che all’interno dello stipendio insegnanti viene riconosciuta anche una retribuzione professionale annua legata all’anzianità maturata. Questa può variare dai 164 euro ai 257 e spetta soprattutto a:

  • docenti con incarico a tempo indeterminato;
  • supplenti annuali con incarico fino al 31 agosto;
  • supplenti fino al termine delle attività didattiche con contratti fino al 30 giugno.

Come vedremo tra poco, invece, non spetta ai supplenti che svolgono incarichi temporanei.

C’è differenza tra docente di ruolo e un supplente delle medie?

L’elenco degli stipendi insegnanti medie suddivisi sulla base dell’anzianità di serviziosi riferisce principalmente ai docenti di ruolo che lavorano stabilmente nella scuola secondaria di primo grado con contratti a tempo indeterminato.

E per precari e supplenti, invece, come funziona? 

Intanto, ricordiamo che i supplenti hanno principalmente 2 modi per ottenere incarichi di supplenza nelle scuole:

  • grazie alle graduatorie GPS e GI, attraverso cui possono essere chiamati in ordine di graduatoria a ricoprire incarichi di media o lunga durata negli istituti di una provincia a scelta;
  • da convocazione con Messa a Disposizione MAD, per incarichi di breve durata in qualsiasi istituti italiano presso cui si rilascia la propria candidatura spontanea.

Ebbene: nell’uno o nell’altro caso, un docente firma un contratto a tempo determinato che lo porterà a percepire uno stipendio al pari degli altri insegnanti.

Considerando che chi lavora come supplente è quasi sicuramente un insegnante alle prime armi (ad eccezione dei precari storici), il compenso sarà leggermente inferiore rispetto a quello dei colleghi di ruolo da più anni.

Quanto guadagna un supplente di scuola secondaria di I grado

In generale, il compenso per i supplenti varia in base al tipo di contratto stipulato. I supplenti che ricevono una nomina annuale in una scuola di primo o secondo grado della scuola secondaria possono percepire fino a 1.300€ al mese.

Per i piccoli periodi di supplenza, invece, lo stipendio insegnanti si aggira intorno ai 600 euro al mese.

Questi ultimi, però, non possono godere l’ulteriore retribuzione professionale annua, così come della carta del docente o del bonus merito.

Fare supplenze brevi tramite graduatorie o MAD è comunque un ottimo modo per iniziare a fare esperienza e maturare punti utili per partecipare ai futuri concorsi scuola, la porta di ingresso per l’ottenimento del ruolo a tutti gli effetti.

Non solo: maturare esperienza, oltre allo stipendio, concede il vantaggio di accumulare punti per fare scatti in avanti nelle graduatorie, e arrivare così a ottenere incarichi sempre più di lunga durata, meglio pagati e con chance ulteriori di accelerare il percorso verso il ruolo.

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