150 preferenze: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso un avviso che riguarda le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).
Tutti i docenti che hanno già presentato la domanda con le 150 preferenze per incarichi al 30 giugno o al 31 agosto 2026 devono verificare con attenzione la propria posizione. In alcuni casi specifici, infatti, è necessario procedere al ritiro della domanda entro la data del 22 agosto 2025.
Il ritiro ha validità per tutte le province italiane e deve essere effettuato attraverso la piattaforma POLIS – Istanze Online.
150 preferenze: chi deve ritirare la domanda?
Non tutti i docenti sono obbligati a ritirare la domanda, ma ci sono situazioni ben precise in cui il ritiro diventa necessario o comunque fortemente consigliato.
- Devono procedere al ritiro coloro che hanno ricevuto una nomina in ruolo da concorso o da GAE per l’anno scolastico 2025/26.
- La stessa indicazione vale per chi ha firmato un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo da GPS di prima fascia o da elenco aggiuntivo.
- Anche gli insegnanti che hanno ottenuto un incarico da GPS su sostegno in base al DM 119/2023 o al DM 111/2024, ma che non hanno ancora maturato i tre anni di servizio richiesti, devono annullare la domanda.
Il ritiro è inoltre obbligatorio per i docenti che stanno svolgendo l’anno di prova, anche se già assunti in passato, e per chi non è più interessato alle supplenze o non è nelle condizioni di accettarle per motivi personali o professionali.
Come effettuare il ritiro della domanda?
La procedura è piuttosto semplice, ma va completata entro i tempi stabiliti. È necessario accedere alla piattaforma POLIS – Istanze Online utilizzando SPID o CIE, entrare nella sezione dedicata alle Graduatorie provinciali per le supplenze, individuare la domanda con le 150 preferenze già presentata e confermare il ritiro.
La scadenza è fissata al 22 agosto 2025 e non sono previste proroghe: oltre questa data non sarà più possibile ritirare la domanda.
Molti docenti si chiedono se il ritiro sia obbligatorio anche quando si rimane disponibili alle supplenze. In realtà non è così: solo chi rientra nei casi elencati deve procedere, mentre negli altri casi la domanda con le 150 preferenze rimane valida.
Un altro dubbio riguarda le conseguenze per chi non ritira la domanda pur non potendo accettare le supplenze. In questo caso si rischia la sanzione per rinuncia, che può comportare l’esclusione da ulteriori convocazioni.
Non è possibile modificare solo alcune preferenze: il ritiro riguarda l’intera domanda e non singole scuole o sedi.
Per ulteriori news e aggiornamenti sul mondo scuola, segui il blog di Docenti.it