Ricorso Carta Docente: cosa sapere sul bonus 2025 - Blog | Docenti.it

Ricorso Carta Docente: cosa sapere sul bonus 2025

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Ricorso Carta Docente: la Carta Docenti è uno strumento creato per sostenere la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti, garantendo ogni anno un bonus di 500 euro da spendere in corsi, libri, strumenti tecnologici e materiali utili alla didattica.

Nonostante l’importanza di questa misura, per anni è stata negata a una parte significativa della categoria: i docenti precari.

Negli ultimi anni, infatti, migliaia di insegnanti a tempo determinato hanno intrapreso un ricorso Carta Docente per ottenere pari diritti rispetto ai colleghi di ruolo.

Le numerose sentenze favorevoli hanno segnato un punto di svolta, costringendo il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) a rivedere la propria posizione.

Esaminiamo insieme l'evoluzione di questa misura di welfare, e quali sono gli elementi necessari per esperire ricorso.

Com'è nata la controversia sulla Carta Docente?

All’inizio, la Carta Docenti era riservata esclusivamente agli insegnanti di ruolo.

Una scelta che ha generato malcontento e proteste, poiché i precari svolgono un ruolo fondamentale all’interno delle scuole italiane, garantendo continuità didattica in presenza di gravi carenze di organico e, inoltre, rappresentano una percentuale molto ampia del corpo docenti.

La risposta non si è fatta attendere: migliaia di lavoratori hanno avviato azioni legali individuali e collettive, dando vita a un vero e proprio movimento nazionale per il ricorso Carta Docenti. La battaglia legale si è basata sul principio di parità di trattamento tra dipendenti a tempo determinato e indeterminato, già sancito dalla Corte di Giustizia Europea.

Di fronte alle numerose cause vinte dai docenti, il MIM ha dovuto attivare una nuova procedura dedicata agli insegnanti che hanno ottenuto una sentenza favorevole ma non hanno ancora ricevuto l’accredito del bonus.

Ricorso Carta Docenti: la nuova procedura ministeriale

Il Ministero ha quindi avviato una procedura straordinaria per l’erogazione del bonus.
Il meccanismo prevede:

  • la richiesta formale tramite i portali online del MIM;
  • l’allegazione della sentenza che riconosce il diritto;
  • la verifica degli anni di servizio utili;
  • l’accredito diretto dei fondi sulla piattaforma Carta Docente.

Il vantaggio principale è la rapidità: una volta confermata la validità del ricorso, il bonus viene caricato in tempi brevi sul portafoglio elettronico del docente.

I beneficiari del bonus

I beneficiari della nuova procedura sono esclusivamente i docenti che hanno presentato e vinto un ricorso Carta Docenti.

L’importo spettante dipende dal numero di annualità di servizio riconosciute, con un accredito di 500 euro per ogni anno scolastico. Questo significa che, in alcuni casi, gli insegnanti possono ricevere arretrati consistenti.

Le somme vengono erogate secondo le regole già in vigore: il bonus può essere utilizzato per acquistare libri, computer, tablet, software didattici, corsi di formazione e ogni altro strumento utile alla crescita professionale.

Per un approfondimento circa gli importi del bonus:

Carta docente e Legge di bilancio: le novità

Possono presentare ricorso:

  • docenti a tempo determinato che abbiano prestato servizio per almeno un anno scolastico;
  • insegnanti di ruolo, anche neoassunti, che vogliono recuperare i bonus non riconosciuti negli anni da precari;
  • docenti precari di scuole statali di ogni ordine e grado;
  • insegnanti con supplenze brevi prorogate, purché abbiano raggiunto almeno 180 giorni di servizio o la scadenza del 30 giugno.

Per presentare correttamente il ricorso occorre fornire:

  • copia di carta d’identità e codice fiscale;
  • contratti di lavoro a tempo determinato relativi agli anni per cui si chiede il bonus (oppure prospetto R1 del MIM);
  • autocertificazione per l’esenzione dal contributo unificato.

Possiedi tutti i requisiti elencati?

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