Carta Docente 2025: con la sentenza del 3 luglio 2025, la Corte di Giustizia europea ha stabilito che il diritto alla Carta docente 2025 spetta anche ai docenti precari con contratti brevi, inclusi quelli assegnati tramite Graduatoria d’Istituto.
Questa decisione ha ribaltato l’orientamento precedente della Corte di Cassazione, che invece aveva escluso i supplenti brevi dal beneficio del bonus di 500 euro.
Il giudice europeo ha chiarito che la Carta docente 2025 non deve essere riservata solo ai docenti con incarichi annuali o fino al 30 giugno. Anche chi ha lavorato con supplenze brevi e saltuarie ha diritto a ricevere il bonus, correggendo così un’ingiustizia che penalizzava molti insegnanti.
Nei prossimi paragrafi, approfondiremo come esperire Ricorso per ottenere le cifre non godute
Carta Docente 2025: in cosa consiste il ricorso?
Lo Studio Legale Marone ha avviato le adesioni al ricorso Carta docente 2025, rivolto al Tribunale ordinario – Giudice del Lavoro.
L’obiettivo è ottenere il riconoscimento della Carta docente da 500 euro per ogni anno scolastico, a partire dall’a.s. 2020/2021, anche per chi ha svolto incarichi brevi o prorogati.
Il bonus viene caricato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) direttamente sul portale ufficiale Carta del Docente.
Il ricorso può essere presentato da:
- Docenti precari di ogni ordine e grado con servizio statale alle dipendenze del MIM.
- Supplenti brevi prorogati, che abbiano raggiunto i 180 giorni di servizio o la scadenza del 30 giugno.
Grazie al ricorso è possibile ottenere la Carta docente 2025 o recuperare quella spettante negli anni precedenti.
Come esperire ricorso?
Per presentare il ricorso occorre:
- essere stati docenti a tempo determinato nelle scuole statali, anche con supplenze brevi o saltuarie prorogate;
- essere docenti di ruolo che intendono recuperare il bonus relativo ai periodi di supplenza precedenti.
Il ricorso Carta docente 2025 è gratuito per i docenti.
Gli avvocati ricevono i compensi direttamente dal Ministero, tenuto a versare le spese legali.
Per avviare la procedura occorre presentare:
- copia della carta d’identità e del codice fiscale;
- copia dei contratti di lavoro a tempo determinato relativi agli anni di servizio per cui si richiede il bonus, oppure il Prospetto R1 rilasciato dal Ministero;
- autocertificazione per l’esenzione al pagamento del contributo unificato compilata.
Il ricorso deve essere depositato presso il Tribunale Ordinario – Giudice del Lavoro del luogo in cui è stato svolto l’ultimo incarico da docente statale.
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