MAD sostegno 2025: la messa a disposizione (MAD) per il sostegno resta una delle strade più utilizzate da chi vuole iniziare a insegnare, soprattutto in un contesto come quello attuale in cui le scuole continuano a registrare una forte carenza di docenti specializzati.
Nel 2025, con le nuove regole sul reclutamento e la continua emergenza posti sul sostegno, è utile chiarire quali sono i requisiti, i tempi e le priorità di chiamata per chi decide di presentare una domanda.
Esaminiamole insieme
Chi può presentare la MAD sostegno?
Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità di inviare la MAD per il sostegno anche senza avere la specializzazione.
La risposta è sì: è ancora possibile candidarsi anche senza titolo di specializzazione sul sostegno, perché il fabbisogno di docenti supera di gran lunga il numero degli insegnanti specializzati disponibili. Le scuole, in mancanza di candidati con il titolo, ricorrono a laureati che abbiano competenze affini o una formazione che possa comunque offrire un supporto valido agli studenti con disabilità.
Detto questo, è importante sottolineare che chi possiede la specializzazione sul sostegno ha sempre la priorità nelle convocazioni. Avere un titolo specifico non solo aumenta le probabilità di essere chiamati, ma garantisce anche incarichi più lunghi e continuativi.
Le province in cui inviare la domanda
Un’altra questione molto ricercata riguarda il territorio: dove si può inviare la MAD sostegno nel 2025? La regola è chiara: si può inviare la domanda in tutte le province italiane, senza limitazioni, purché non si sia già inseriti nelle graduatorie provinciali di quella stessa provincia per il sostegno.
Questo significa che chi è completamente libero può puntare sulle aree in cui la carenza di docenti è più forte, come le grandi città del Nord Italia e le zone periferiche, che tradizionalmente offrono maggiori possibilità di chiamata.
Molti candidati scelgono di inviare la MAD in più province, aumentando così le probabilità di ottenere almeno una convocazione. Il 2025 si conferma un anno favorevole per chi presenta la MAD, perché il Ministero dell’Istruzione ha segnalato una persistente difficoltà nel reperire insegnanti specializzati, soprattutto alle scuole secondarie.
Non tutti sanno che esistono diverse tipologie di messa a disposizione: quella classica per le materie curriculari, quella per il personale ATA e quella specifica per il sostegno. La MAD sostegno ha caratteristiche particolari, perché viene gestita dalle scuole con criteri di priorità legati alla presenza o meno della specializzazione.
Questo la rende diversa dalla MAD curriculare, dove spesso contano solo il titolo di studio e la disponibilità immediata.
Inoltre, la domanda per il sostegno è generalmente più ricercata dalle segreterie scolastiche, perché la mancanza di insegnanti in quest’area è molto più significativa rispetto alle altre. Chi invia una MAD sostegno ha quindi più chance di essere contattato rispetto a chi invia una MAD classica.
Quando inviare la MAD sostegno 2025?
Il momento in cui si invia la domanda può fare la differenza. Sono due i periodi in cui conviene inviare la propria candidatura: tra fine agosto e l’inizio di settembre, quando le scuole sono alla ricerca di supplenti per coprire i posti vacanti, e subito dopo le festività natalizie, quando spesso emergono nuove necessità dovute a malattie, maternità o rinunce.
Essere tempestivi nell’invio della MAD aumenta le possibilità di essere presi in considerazione.
Non va però trascurato che le scuole possono attingere dalle MAD in qualsiasi momento dell’anno. Per questo motivo, inviare la candidatura anche fuori dai “momenti caldi” resta comunque una scelta utile.
MAD sostegno 2025: quali sono le priorità di chiamata?
Una delle domande più delicate riguarda le priorità di convocazione. Gli insegnanti specializzati sul sostegno hanno sempre la precedenza, seguiti da chi è inserito nelle graduatorie provinciali. Solo in mancanza di queste figure le scuole attingono alle MAD di docenti non specializzati.
Questo non significa che chi non ha la specializzazione non abbia possibilità: anzi, molte scuole, trovandosi senza alternative, assegnano incarichi anche a laureati senza titolo specifico.
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