Rinnovo CCNL Scuola: giovedì 9 ottobre si terrà un incontro tra l’Aran e le principali sigle sindacali per discutere il rinnovo del CCNL 2022-2024 di Scuola, Università e Ricerca, il comparto pubblico con il maggior numero di dipendenti.
Tra i partecipanti ci sarà anche Anief, che punterà sull’inclusione dei 240 milioni di euro aggiuntivi previsti dal decreto legge 127/2025, risorse fondamentali per accelerare la chiusura della trattativa.
Il sindacato, guidato da Marcello Pacifico, invita inoltre a considerare già il contratto 2025-2027, destinando la maggior parte dei fondi del pubblico impiego al personale scolastico, che registra un divario retributivo annuo superiore ai 10 mila euro rispetto ai colleghi delle Funzioni centrali.
Esaminiamo insieme il contenuto della discussione che si svolgerà il 9 ottobre ù
Le principali richieste di Anief
Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, sottolinea l’importanza di un dialogo concreto sulle risorse disponibili, definendolo uno dei fattori chiave per sbloccare la trattativa sul rinnovo CCNL scuola.
Tra le principali richieste del sindacato:
- Estensione dei buoni pasto a tutto il personale, come avviene nelle Funzioni centrali anche per i dipendenti in lavoro agile;
- Revisione degli scatti di anzianità, con gradini ogni quattro anni e ritorno del primo scatto a tre anni dall’assunzione a tempo indeterminato.
Queste misure mirano a garantire maggiore equità e valorizzazione economica del personale scolastico.
Per maggiori informazioni sull'impatto del rinnovo del CCNL sugli stipendi del personale scolastico:
Aumento stipendio docenti e rinnovo CCNL Scuola: quali novità?
Rinnovo CCNL scuola: parità, indennità e nuove figure professionali
Oltre agli aspetti economici, Anief propone interventi sui diritti e sulle condizioni di lavoro:
- Garantire la parità di trattamento tra docenti di ruolo e precari, attualmente solo parziale.
- Introdurre la settimana corta a regime per il personale scolastico;
- Riconoscere una indennità di sede per chi opera in contesti complessi o geograficamente lontani;
- Inquadrare correttamente i compensi per tutor, orientatori e figure di sistema, con percorsi incentivanti;
- Avviare un vero middle management scolastico, già presente in altri settori, per chiarire funzioni intermedie e responsabilità aggiuntive.
Queste iniziative mirano a rafforzare il ruolo e le competenze del personale scolastico, migliorando contemporaneamente le condizioni di lavoro e la professionalità del settore.
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