Che cos'è il PEI e cosa cambia con il nuovo modello

Che cos’è il PEI e cosa cambia con il nuovo modello

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I docenti elaborano il cosiddetto PEI, acronimo di Piano Educativo Individualizzato, pensato per favorire l’inclusione scolastica di tutti gli studenti.

Questo perché la scuola ha tra i suoi compiti fondamentali anche quelli di integrare gli alunni con una disabilità certificata.

Scopriamo meglio che cos’è il PEI, come funziona e a chi interessa.

PEI: che cos'è?

Il PEI è il documento di progettazione didattica individualizzata per gli studenti con disabilità per garantire il loro diritto allo studio e la loro inclusione scolastica.

Questo modello contiene quindi le professionalità da coinvolgere, gli strumenti di supporto, gli interventi educativo-didattici, nonché gli obiettivi e le modalità di valutazione.

Lo scopo è creare un ambiente di apprendimento che aiuti lo studente allo sviluppo delle sua facoltà, integrandolo alla programmazione didattico-educativa della classe.

A partire da gennaio è stato messo a disposizione un nuovo nuovo modello unico nazionale di PEI, che verrà introdotto gradualmente all’interno del sistema scuola.

Il nuovo PEI evolve la versione attuale attuando nuovi obiettivi educativi e didattici.

Chi è coinvolto nel PEI

Come abbiamo visto, il PEI è uno strumento che interessa gli alunni con disabilità, tanto nella scuola  dell’infanzia quanto nella primaria, inclusa la scuola secondaria di I e II grado.

Di solito, si redige il PEI ogni nuovo anno scolastico e ogni volta sia necessario attuare modifiche al percorso scolastico dell’alunno.

Il decreto interministeriale 182 del 29 dicembre 2020 ha definito un nuovo modello nazionale di PEI da adottare dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria.

Seguendo le nuove regole, le risorse professionali chiamate a lavorare al PEI sono diverse e constano, oltre che dei docenti della classe anche:

  • l’insegnante di sostegno;
  • l’assistente all’autonomia e/o alla comunicazione;
  • e i collaboratori scolastici impegnati nell’assistenza igienica di base.
    Insieme, queste figure compongono il GLO, il Gruppo di Lavoro Operativo presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato.

Con chi deve interfacciarsi il GLO?

Il GLO, ovviamente, si deve anche interfacciare con:

  • i genitori dell’alunno con disabilità;
  • con le figure professionali specifiche che interagiscono con la classe;
  • con l’alunno;
  • e, infine, i rappresentanti dell'Unità di Valutazione Multidisciplinare dell'ASL.

Come si prepara un Piano Educativo Individualizzato

L’attività principale del GLO consiste nel redigere il PEI dello studente con disabilità.

Per farlo, deve procedere innanzitutto con l’osservazione sistematica dell’alunno, in modo da progettare interventi di sostegno didattico commisurati alle sue necessità.

Nella preparazione del piano, poi, dovrà tenere conto dei punti di forza sui quali costruire l’azione didattica e educativa. Compilerà quindi un documento sulla base del giusto modello del grado scolastico di riferimento, e il risultato sarà un Piano Educativo Individualizzato in cui verranno definiti:

  • obiettivi ed esiti attesi dall’alunno;
  • interventi didattici e metodologici (attività, strumenti e strategie diverse).

Di quali dimensioni deve tener conto il nuovo PEI?

Il nuovo PEI deve tener conto delle seguenti dimensioni:

  • la dimensione della Socializzazione e dell’Interazione sia con il gruppo dei pari, sia con gli adulti;
  • Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio (comprensione e produzione);
  • la dimensione dell’Autonomia della persona e Autonomia sociale e dell’Orientamento: motricità globale e fine e dimensione sensoriale visiva, uditiva, tattile;
  • Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento: capacità riguardanti la memoria, all’intelletto, all’organizzazione spazio-temporale, allo stile cognitivo, alla capacità di utilizzare e integrare le competenze per risolvere compiti.

Una volta definito il PEI, il GLO può riunirsi almeno una volta l’anno per revisionare il piano e verificare gli obiettivi attesi e raggiunti.

A questo proposito, è emblematica la data del 30 giugno, in cui si fa una nuova riunione per discutere della verifica finale prevista per gli alunni con disabilità e per formulare le proposte relative ai suoi bisogni e all’assistenza per l’anno che segue.

Se hai dubbi, noi di Docenti.it ti consigliamo di dare un’occhiata anche al sito ministeriale, che mette a disposizione tutto ciò che serve per conoscere e approfondire il nuovo PEI e garantire così la piena inclusione scolastica di tutti gli studenti!

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