Classi di concorso: le novità introdotte dalla Riforma - Blog | Docenti.it

Classi di concorso: le novità introdotte dalla Riforma

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Classi di concorso: negli ultimi mesi il tema delle classi di concorso è tornato centrale per docenti e aspiranti insegnanti.

La Riforma classi di concorso ha infatti ridefinito gli accorpamenti, portando cambiamenti che incidono direttamente sulle graduatorie, sulle abilitazioni e sulle procedure dei concorsi, a partire dal PNRR 2 fino alle selezioni dell’anno scolastico 2025/2026.

Esploriamo insieme questi cambiamenti normativi.

Classi di concorso e nuovi accorpamenti

L’unione di più classi di concorso affini ha l’obiettivo di rendere più fluida l’organizzazione delle scuole e di garantire una maggiore copertura delle cattedre vacanti. Questo modello permette di utilizzare i docenti con maggiore flessibilità, specialmente in quelle discipline dove il personale qualificato scarseggia.

Gli accorpamenti sono stati ufficializzati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con il Decreto 255/2023, che nella Tabella A elenca le nuove denominazioni, i titoli di accesso e gli insegnamenti previsti.

Ecco le principali unificazioni:

  • A01 – Disegno e storia dell’arte: nasce dall’integrazione di Arte e immagine (scuola secondaria di I grado) e Disegno e storia dell’arte (scuola secondaria di II grado).
  • A12 – Discipline letterarie: unisce le ex A12 e A22.
  • A22 – Lingue e culture straniere: comprende le classi A24 e A25.
  • A30 – Musica: accorpa la ex A29 e la A30.
  • A48 – Scienze motorie e sportive: fonde le ex A48 e A49.
  • A70 – Italiano con lingua slovena o bilingue in Friuli Venezia Giulia: integra le ex A70 e A72.
  • A71 – Discipline letterarie con lingua slovena o bilingue in Friuli Venezia Giulia: unisce la ex A71 e la A3.

Le graduatorie saranno quindi riorganizzate secondo queste nuove suddivisioni, pur rimanendo separate tra primo e secondo grado. Gli stessi criteri verranno applicati anche per l’assegnazione delle supplenze.

Per saperne di più:

Tutti gli accorpamenti delle classi di concorso 2025

Quali sono gli effetti degli accorpamenti?

Vantaggi per i candidati

Gli accorpamenti delle classi di concorso offrono numerosi benefici. La selezione dei candidati diventa più trasversale, poiché materie simili vengono valutate in modo unitario. Inoltre, i docenti possono candidarsi a più classi affini, aumentando le proprie opportunità di inserimento.

Validità delle abilitazioni

Nonostante la riorganizzazione, i corsi abilitanti 2023/24 restano separati. Tuttavia, il DM 621/2024 chiarisce che l’abilitazione conseguita in una classe accorpata è automaticamente valida anche per le altre della stessa area.

La Tabella A del decreto del 22 dicembre 2023 conferma inoltre che tutte le abilitazioni ottenute con i vecchi ordinamenti restano riconosciute, garantendo così continuità a chi possiede titoli conseguiti negli anni precedenti.

Classi di concorso: punteggi e valorizzazione dei titoli

Una novità di rilievo riguarda i punteggi aggiuntivi legati ai titoli abilitanti. L’Ordinanza Ministeriale attribuisce:

  • 24 punti a chi ha superato un concorso ordinario;
  • 24 punti per il concorso straordinario (DD n. 510/2020);
  • 24 punti per l’abilitazione ottenuta attraverso i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale (DPCM 4 agosto 2023).

Questa scelta punta a valorizzare la formazione dei docenti e a rendere più meritocratica l’assegnazione dei posti.

Con la Riforma, le classi di concorso sono state ridisegnate per semplificare l’organizzazione scolastica e rendere più agevole il percorso dei docenti. Gli accorpamenti, insieme alle nuove regole su abilitazioni e punteggi, rappresentano un cambiamento che conviene conoscere bene per affrontare i prossimi concorsi con maggiore consapevolezza.

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