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Concorsi scuola 2023: i tre anni di servizio

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Per i concorsi scuola 2023, sia dell'infanzia che primaria e secondaria, che tipo di accesso avranno i docenti con tre anni di servizio?

Facciamo chiarezza!

In vista della scadenza dei concorsi scuola 2023, molti docenti si stanno chiedendo che tipo di accesso avranno le persone con tre anni di servizio, svolti nei cinque anni precedenti e di cui almeno uno sulla specifica classe di concorso.

Per partecipare al concorso della scuola secondaria, è possibile utilizzare come titolo di accesso tre anni di servizio, anche non continuativi, svolti nelle scuole statali, di cui uno deve essere specifico e riferito agli ultimi cinque anni. Il periodo valido per la candidatura è compreso tra il 2018/19 e il 2022/23.

Se si vince il concorso, il docente avrà l'opportunità di iscriversi a un corso da 30 crediti formativi universitari (CFU) come previsto dal DPCM del 4 agosto 2023. Questo corso servirà per completare la formazione e ottenere l'abilitazione, oltre a garantire un contratto a tempo indeterminato.

Si tratta dei percorsi abilitanti transitori previsti dalla Riforma Bianchi, nell'ambito dei 60 cfu, ovvero la nuova modalità di formazione e reclutamento del personale scolastico.

Per il concorso nell'ambito dell'infanzia e della primaria, il requisito esclusivo di accesso è l'abilitazione.

Concorsi scuola 2023: punteggio e riserva dei posti

In vista dei concorsi scuola 2023, per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria, per i docenti con tre anni di servizio sono previste delle maggiorazioni di punteggio e una riserva dei posti.

Vediamo nel dettaglio

Il servizio svolto, qualora sia di natura specifica, sarà preso in considerazione durante la valutazione della graduatoria.

Il Ministero ha presentato una nuova tabella di valutazione dei titoli, denominata ALLEGATO B, in cui il servizio specifico viene quantificato con un punteggio di 2 punti per ogni anno scolastico. Di conseguenza, un candidato che può vantare tre anni di servizio specifico rispetto a un candidato che accede solo con laurea e 24 crediti formativi universitari (CFU), avrebbe un beneficio di 6 punti in una situazione di parità di accesso.

E per quanto riguarda la riserva dei posti?

I docenti che possono vantare un periodo di servizio di almeno tre anni hanno la possibilità di accedere alla riserva del 30% dei posti, sia per il concorso nell'ambito dell'infanzia e della primaria che per quello della scuola secondaria.

In questo contesto, è considerato valido il servizio prestato presso le scuole statali, con un requisito minimo di tre anni scolastici, anche se non consecutivi, nei dieci anni precedenti (dal 2013-14 al 2022-23). È richiesto che almeno un anno di questo periodo di servizio sia specifico.

Concorsi scuola 2023: cosa comporta la riserva?

Cosa comporta la riserva del 30% dei posti prevista per i concorsi scuola 2023, con scadenza il 9 gennaio 2024?

La riserva del 30% dei posti rappresenta un beneficio per quei docenti che, nonostante abbiano superato tutte le prove del concorso, non riescono ad ottenere un posto all'interno del numero stabilito e, di conseguenza, non rientrerebbero in graduatoria in base al punteggio ottenuto.

Questa riserva, determinata in base ai tre anni di servizio prestati, consente di migliorare la posizione nella graduatoria e, eventualmente, di entrare a far parte del gruppo dei vincitori.

Quindi, la condizione essenziale è superare le prove del concorso. Successivamente, in base al merito, è possibile essere inclusi tra i vincitori senza bisogno della riserva, oppure, nel caso in cui il punteggio ottenuto non permetta l'accesso alla graduatoria, è possibile essere recuperati grazie al servizio svolto nei tre anni.

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