I percorsi abilitanti 2026 stanno entrando nella loro fase decisiva. Le università si preparano a pubblicare l’offerta formativa del terzo ciclo, che includerà i corsi da 60, 30 e 36 CFU.
Questi percorsi rappresentano l’unica strada ufficiale per conseguire l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria, secondo le nuove norme.
L’obiettivo del sistema è chiaro: superare la frammentazione del passato e proporre un modello più lineare, coerente e professionale.
Il terzo ciclo risponde alla crescente domanda di docenti e mira a offrire un accesso più chiaro a migliaia di aspiranti insegnanti.
Percorsi abilitanti 2026: come funzionano
Il percorso da 60 CFU: la via completa per la prima abilitazione
Il percorso da 60 CFU è il più intenso tra le tre opzioni ed è dedicato a chi deve ottenere la prima abilitazione. Si rivolge a laureati, laureandi in fase finale e candidati senza crediti maturati nei precedenti sistemi formativi.
Cosa comprende il percorso da 60 CFU
- Didattica disciplinare, con attenzione alle strategie per trasformare i contenuti in attività efficaci.
- Competenze pedagogiche e psicologiche, fondamentali per gestire la classe e favorire l’inclusione.
- Tirocinio diretto e indiretto nelle scuole.
- Laboratori pratici dedicati alla progettazione e alla valutazione didattica.
- Prova finale abilitante, necessaria per ottenere il titolo.
Questo percorso offre una preparazione completa, ideale per chi vuole costruire basi solide e spendibili nel lungo periodo.
Percorsi abilitanti 2026 e percorso da 30 CFU: la scelta ideale per chi ha già esperienza
Il percorso da 30 CFU è più snello ed è pensato per valorizzare l’esperienza di docenti già attivi nella scuola.
A chi si rivolge
- Insegnanti con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, anche non consecutivi.
- Docenti che hanno svolto almeno un anno di servizio nella classe di concorso per cui richiedono l’abilitazione.
Qui la formazione punta a consolidare competenze già acquisite sul campo. Il focus va su didattica avanzata, metodologie innovative, gestione degli apprendimenti e valutazione.
È una soluzione equilibrata: riconosce il lavoro svolto e allo stesso tempo mantiene elevati gli standard formativi.
Il percorso da 36 CFU: il ponte dai 24 CFU al nuovo sistema
Il percorso da 36 CFU è la soluzione per chi ha iniziato il precedente modello dei 24 CFU e deve completarlo secondo le nuove regole.
A chi è destinato
- Chi ha conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022.
- Studenti o neolaureati che avevano già avviato il percorso dei 24 CFU.
La logica è semplice: integrare il percorso precedente per arrivare ai 60 CFU complessivi richiesti oggi.
24 CFU + 36 CFU = 60 CFU per l’abilitazione
Questo garantisce continuità e tutela chi aveva già investito tempo e risorse nel vecchio sistema.
Tempistiche e bandi: quando uscirà l’offerta formativa dei percorsi abilitanti 2026
Le università stanno finalizzando i bandi. L’uscita dell’offerta formativa è attesa a breve e i corsi dovrebbero iniziare tra la fine dell’inverno e la primavera.
Ogni ateneo stabilirà in autonomia:
- numero dei posti disponibili;
- costi di iscrizione;
- calendario delle lezioni;
- eventuali selezioni in caso di domande superiori alla disponibilità.
Chi intende partecipare dovrebbe monitorare costantemente i siti ufficiali degli atenei ed essere pronto a scegliere rapidamente.
Percorsi abilitanti 2026: perché rappresentano un passaggio decisivo
Il terzo ciclo dei percorsi abilitanti 2026 segna un cambiamento importante nell’accesso alla professione docente.
Nonostante alcune criticità — come costi e capienza dei corsi — il nuovo modello vuole garantire maggiore chiarezza e una struttura più lineare.
Per aspiranti insegnanti, precari e giovani laureati, la pubblicazione dell’offerta formativa segnerà l’inizio di una fase decisiva, capace di influenzare il futuro professionale e la qualità dell’intero sistema scolastico.
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