L’avvento del Decreto‑Legge 127/2025 (“Decreto Scuola 2025”) segna un cambiamento profondo per tutto il sistema scolastico: docenti, personale ATA, studenti e famiglie sono coinvolti in nuove regole, tempistiche e opportunità.
In questo articolo analizziamo in modo organico e aggiornato le principali misure, i tempi di attuazione e gli effetti pratici nella vita quotidiana della scuola.
Decreto Scuola 2025: quali sono le principali novità?
Le modifiche approvate con il Decreto riguardano vari ambiti: dall’esame finale alla formazione tecnica, dal reclutamento all’assicurazione sanitaria. Di seguito un riepilogo dei punti più rilevanti.
Esame di Stato che torna “Maturità”
Tra le modifiche più visibili per studenti e docenti c’è la riforma dell’Esame di Stato della scuola secondaria di II grado, che dal 2026 sarà ufficialmente denominato “Esame di Maturità”.
Rimangono due prove scritte, ma il colloquio orale cambia radicalmente: sarà basato su quattro discipline chiave individuate da decreto ministeriale, e includerà anche il percorso formativo, l’educazione civica e le esperienze di scuola-lavoro.
Di conseguenza, la commissione cambia: riduzione dei commissari e criteri più rigidi, con rischio bocciatura per chi fa la cd. scena muta.
Reclutamento e assunzioni docenti
Il decreto interviene anche sul reclutamento del personale docente, con misure che mirano a rendere più trasparente e strutturato l’ingresso in ruolo.
Ad esempio: per le graduatorie dei concorsi del 2023/24 sarà ammessa una quota fino al 30% di docenti idonei già selezionati.
Inoltre, viene istituito un elenco regionale degli idonei a partire dall’a.s. 2026/27, utilizzabile quando le graduatorie concorsuali si esauriscono.
Sono previsti anche tempi di accettazione della sede più stretti (es. 5 giorni per accettare o rinunciare) per le immissioni in ruolo.
Per un approfondimento:
Immissioni in ruolo 2025: guida alle assunzioni scuola
Decreto Scuola 2025: carta docente, assicurazione precari, welfare scuola
Molte misure riguardano la tutela del personale:
- La Carta Docente viene estesa anche ai docenti con contratto fino al 30 giugno (supplenti) e non solo ai docenti di ruolo.
- Viene ampliata l’assicurazione sanitaria integrativa anche per i precari con contratto fino al 30 giugno.
- Per gli istituti tecnici e professionali: il percorso “4 + 2” (quattro anni di diploma + due anni ITS Academy) diventa ordinamentale.
Riassetto degli istituti tecnici e filiera scolastica
Rinnovare la formazione tecnica e professionale è un obiettivo chiaro del decreto.
A partire dall’a.s. 2026/27 entreranno in vigore nuovi indirizzi, quadri orari per gli istituti tecnici e sarà introdotta la certificazione delle competenze.
Inoltre la cosiddetta filiera “4+2” assume carattere ordinamentale, rafforzando il legame scuola-lavoro.
Tempistica e applicazione delle misure
Il decreto è già entrato in vigore, ma molte misure richiedono interventi attuativi.
Alcune norme saranno operative già da quell’anno scolastico 2025/26, altre invece avranno decorrenza più graduale (ad es. nuovi indirizzi tecnici dal 2026/27).
Decreto Scuola 2025: come cambia l’Esame di Stato e cosa significa per docenti e alunni
Il cambiamento dell’esame finale occupa un ruolo centrale nel decreto: analizziamo gli elementi più impattanti e cosa comportano concretamente.
Valutazione complessiva del percorso
Non si valuta più solo l’apprendimento delle discipline, ma l’intero percorso formativo dello studente.
L’orale non sarà una mera verifica delle conoscenze: verterà sulle quattro “discipline chiave” ed includerà anche l’educazione civica, i PCTO (che cambiano nome e struttura) e un curriculum dello studente.
Condotta, cittadinanza attiva e rischi di bocciatura
La condotta assume maggiore peso: per gli anni intermedi un 5 in condotta comporta la bocciatura automatica, mentre un 6 richiede un elaborato di cittadinanza attiva.
Nell’esame finale, chi non partecipa o “silenzia” il colloquio rischia l’esito negativo.
Commissioni, organizzazione e logistica
La composizione delle commissioni viene ridotta (da 7 a 5 membri, con presidente incluso) per l’Esame di Maturità.
Gli interventi attuativi del ministero definiranno le quattro discipline di volta in volta, i pesi, le modalità di ammissione e calendarizzazione: è importante che le scuole si preparino in tempo.
Implicazioni per i docenti
Per i docenti coinvolti nelle commissioni e per quelli che preparano gli studenti la riforma richiede un adeguamento operativo:
- Occorre incrementare l’attenzione sul percorso formativo complessivo degli studenti, non solo sulle verifiche disciplinari.
- Occorre curare il coordinamento tra insegnamenti, PCTO e progetti extracurricolari che costituiscono parte dell’Esame.
- Occorre tenere conto della tempistica e delle nomine delle commissioni ridotte: un cambiamento da gestire al meglio.
Decreto Scuola 2025 e reclutamento docenti: cosa cambia e come prepararsi
Il personale docente deve comprendere bene le nuove regole per non perdere opportunità e affrontare con consapevolezza il cambiamento.
Graduatorie e idonei nei concorsi
L’introduzione della quota del 30% di idonei nei concorsi 2023/24 rappresenta una novità significativa. Gli idonei che non sono risultati vincitori potranno essere immessi in ruolo.
Accettazione sede e vincoli
Dal 2025/26 i docenti assunti in ruolo dovranno accettare o rinunciare entro 5 giorni dalla proposta (o 2 giorni se la proposta arriva dopo il 28 agosto). Accettare comporta la perdita automatica di altre supplenze e l’inizio contratto non può essere anteriore al 1° settembre.
Formazione, aggiornamento e nuovi criteri della Carta Docente
La Carta Docente da 2025/26 viene riformata: nuovi criteri, importi definiti per decreto e estensione ai docenti a tempo determinato.
Questo comporta che i docenti dovranno valutare con attenzione come investire le risorse della Carta in formazione, strumenti digitali, mobilità e aggiornamento.
Per maggiori informazioni:
Carta Docente 2025: cosa c'è da sapere?
Decreto Scuola 2025, azioni concrete per i docenti
- Verifica costantemente lo stato della tua graduatoria, i bandi e le nuove graduatorie.
- Preparati alla rapidità di accettazione della sede: tieni pronte le documentazioni richieste.
- Pianifica l’uso della Carta Docente e dell’aggiornamento professionale in modo strategico.
- Collegati con i colleghi e la rete scolastica per capire come questi cambiamenti incidono nella scuola concreta.
Il Decreto Scuola 2025 rompe con parte del passato e apre una fase di rinnovamento strutturale della scuola italiana.
Per i docenti, la chiave sarà l’aggiornamento continuo, la flessibilità operativa e la consapevolezza dei nuovi tempi. Studenti, famiglie e scuole dovranno adeguarsi a una logica che valorizza il percorso formativo completo, non soltanto le verifiche finali.
Per ulteriori news e aggiornamenti sul mondo scuola, segui il blog di Docenti.it