La messa a disposizione è una candidatura spontanea che permette a docenti e aspiranti supplenti di proporsi alle scuole anche se non risultano inseriti nelle graduatorie. Con la MAD, un istituto può contattarti per coprire supplenze brevi, annuali o incarichi temporanei quando le graduatorie risultano esaurite.
La MAD rappresenta oggi uno strumento strategico per chi vuole entrare nel mondo della scuola in tempi brevi e aumentare le opportunità di servizio.
Le scuole ricorrono alla messa a disposizione ogni volta che hanno urgenza di sostituire un docente e non trovano personale disponibile nelle GI o nelle GPS.
Per questo motivo, la MAD è spesso la via più veloce per ottenere una prima supplenza.
Chi può inviare la messa a disposizione
Possono presentare la MAD:
- Laureati con titolo valido per una classe di concorso.
- Studenti universitari e laureandi (solo per il sostegno).
- Docenti già in graduatoria che vogliono ampliare le possibilità di chiamata.
- Aspiranti personale ATA, in ruoli come collaboratori scolastici o assistenti amministrativi.
Requisiti consigliati
Molte scuole apprezzano candidati che mostrano:
- Titolo di studio coerente.
- Certificazioni digitali o linguistiche.
- Disponibilità immediata.
Come si invia una messa a disposizione efficace
La strategia migliore consiste nel preparare una MAD chiara, professionale e mirata. Un invio casuale a tutte le scuole della regione riduce l’efficacia: conviene scegliere le province con maggiore richiesta.
Passaggi chiave per inviare la MAD
- Compila correttamente i dati personali.
- Inserisci i tuoi titoli di studio e le eventuali certificazioni.
- Aggiungi una breve descrizione delle tue competenze e della tua disponibilità.
- Invia la candidatura tramite PEC, mail istituzionale o piattaforme dedicate.
- Mantieni il contatto con i dirigenti scolastici, aggiornando la tua disponibilità.
Messa a disposizione per il sostegno: opportunità reali
Nell’ambito del sostegno la messa a disposizione è ancora più richiesta. La carenza di docenti specializzati porta molte scuole a cercare supplenti tra i candidati MAD, anche privi di specializzazione, purché in possesso di titolo di studio idoneo.
Come aumentare le possibilità sul sostegno
- Ottieni o avvia un percorso di specializzazione.
- Acquisisci esperienza con bambini o ragazzi con BES e disabilità.
- Mostra una forte motivazione educativa nel testo della MAD.
L’uso residuo della MAD: quando le scuole possono ancora utilizzarla
Con le nuove normative e con l’espansione delle GPS, alcune scuole ricorrono alla MAD solo in circostanze specifiche. Questo fenomeno viene chiamato uso residuo della MAD.
Cosa significa uso residuo
Per “uso residuo” si intende l’uso della MAD solo dopo aver verificato che:
- Le graduatorie di istituto sono esaurite.
- Nelle GPS non ci sono candidati disponibili.
- Non risultano docenti reperibili attraverso lo scorrimento delle liste o le rinunce.
In queste situazioni la MAD diventa di nuovo uno strumento centrale. Chi invia candidature complete e professionali ha un forte vantaggio, perché la scuola può attingere direttamente dal proprio archivio interno.
Come sfruttare l’uso residuo a tuo favore
- Invia la MAD all’inizio dell’anno scolastico, ma anche a metà anno, quando l’uso residuo aumenta.
- Aggiorna periodicamente la tua disponibilità.
- Scegli province con maggiore turnover.
Errori da evitare nella messa a disposizione
Gli errori più comuni
- Inviare la MAD a province già molto richieste.
- Usare modelli generici senza personalizzazione.
- Non indicare chiaramente classe di concorso e disponibilità.
- Trascurare certificazioni digitali o linguistiche che aumentano il punteggio.
Perché la messa a disposizione resta una strada vincente
La messa a disposizione continua a rappresentare un canale rapido e concreto per iniziare a lavorare nella scuola. Anche con l’uso residuo e le nuove regole, la MAD permette a migliaia di aspiranti docenti di ottenere supplenze ogni anno, soprattutto nel sostegno e nelle province con maggior fabbisogno.
Se strutturi la tua candidatura in modo efficace, aumenti le opportunità di essere chiamato e puoi costruire fin da subito il tuo percorso professionale nella scuola.
Per ulteriori news e approfondimenti sul mondo scuola, segui il blog di Docenti.it