La conclusione dell’anno solare porta con sé importanti novità per il sistema di reclutamento scolastico.
Tra fine dicembre e inizio gennaio, infatti, cambiano sia le modalità di assegnazione delle supplenze sia le procedure legate alle immissioni in ruolo 2026.
Si tratta di passaggi chiave che incidono direttamente sulle prospettive di stabilizzazione dei docenti.
Immissioni in ruolo 2026 e candidati già assunti
Le scadenze per l’anno scolastico 2025/26
Per l’anno scolastico in corso, il 2025/26, il termine decisivo è fissato al 31 dicembre 2025.
Entro questa data è possibile completare le assunzioni attingendo alle graduatorie dei concorsi PNRR 1 e PNRR 2, purché pubblicate dopo il 31 agosto ed entro il 10 dicembre 2025.
Restano quindi solo tre giorni utili – 29, 30 e 31 dicembre – per perfezionare le procedure.
Terminata questa finestra, gli Uffici Scolastici Regionali dovranno procedere alla cancellazione dei candidati già assunti, liberando le graduatorie residue.
Elenchi regionali per il ruolo: il vero snodo delle immissioni in ruolo 2026
Avvio previsto tra gennaio e febbraio
L’inizio del nuovo anno segna anche l’avvio degli elenchi regionali per le assunzioni a tempo indeterminato, uno degli elementi centrali delle immissioni in ruolo 2026.
Il Ministero punta a pubblicare il decreto attuativo entro il 31 dicembre, anche se un lieve slittamento ai primi giorni di gennaio non sorprenderebbe.
In ogni caso, il 2026 rappresenta l’anno di avvio effettivo di questa nuova procedura, che entrerà in funzione a partire dall’anno scolastico 2026/27.
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Elenchi regionali idonei: cosa sono e come funzionano?
A cosa servono gli elenchi regionali
Gli elenchi regionali nascono con un obiettivo preciso: garantire nuove assunzioni quando le graduatorie dei concorsi risultano esaurite, compresa la quota del 30% dei posti riservata a specifiche procedure.
Si tratta quindi di uno strumento pensato per evitare il blocco delle immissioni in ruolo e assicurare continuità al sistema scolastico.
Immissioni in ruolo 2026 e presentazione delle domande: cosa sapere
Chi può accedere e come scegliere la regione
Al di là della data ufficiale di pubblicazione del decreto, l’attenzione dei docenti è concentrata soprattutto sulla finestra temporale per la presentazione delle domande, che dovrebbe aprirsi nelle prime settimane del 2026.
Potrà presentare domanda chi ha superato la prova orale di un concorso bandito a partire dal 2020. L’inserimento sarà possibile in una sola regione, scelta sulla base delle disponibilità.
Per supportare questa decisione, gli USR pubblicheranno, per ciascuna classe di concorso, il numero di candidati ancora presenti in graduatoria, offrendo un quadro chiaro delle opportunità reali.
Immissioni in ruolo 2026: cosa aspettarsi
Le immissioni in ruolo 2026 segnano un passaggio importante verso un sistema più flessibile e strutturato.
Tra scadenze ravvicinate, nuovi elenchi regionali e criteri di accesso più definiti, il prossimo anno sarà decisivo per molti docenti in attesa della stabilizzazione.
Restare aggiornati sulle tempistiche e sulle comunicazioni ufficiali sarà fondamentale per non perdere occasioni cruciali.
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