Contratto scuola 2022: quando si va in DaD?

Contratto scuola 2022: quando si va in DaD?

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Tra i punti più rilevanti del nuovo contratto scuola, si snocciola anche la questione sul regolamento della didattica a distanza (DaD), entrata ormai a far parte dell'ambiente scolastico non solo in caso di emergenza.

Contratto scuola 2022: in quali casi è prevista la DaD?

Come più volte ribadito dal Ministro Bianchi, la DaD può diventare uno strumento ordinario da inserire in ambito didattico.

Sebbene per brevi periodi, la necessità di un regolamento nel contratto scuola 2022 diventa prioritaria.

Per quale motivo?

  • In primis per tutelare insegnanti e alunni;
  • in secondo luogo per legittimare la sua introduzione al di fuori di un evento straordinario come la pandemia da Covid.

La tecnologia, quale strumento alternativo alla didattica in presenza, sebbene utilizzata anche in passato in vista di condizioni meteo particolarmente pericolose, non ha mai avuto un regolamento giuridico.

Nel contratto scuola 2022, invece, si offre ai docenti la possibilità di avvalersi di questo strumento tecnologico per arricchire, e in alcuni casi favorire, il metodo di insegnamento.

Attivare la didattica a distanza, come esplicitato nel nuovo contratto scuola, rispetterà la libertà d’insegnamento e il profilo professionale dei docenti, oltre ai diritti degli organi collegiali.

Il contratto scuola 2022 servirà quindi per regolamentare i momenti in cui attivare la DaD, ma anche disciplinare dettagliatamente tutti i fattori che la riguardano.

Cosa regolamenta il nuovo contratto scuola per la DaD?

Per meglio poter utilizzare questo strumento, senza incorrere in meccanismi infruttuosi, il contratto scuola 2022 pone attenzione su alcuni punti in particolare:

  • le modalità dell'attività didattica;
  • la formazione specifica:
  • l’utilizzo dei dispositivi;
  • i tempi di lavoro;
  • I diritti relativi allo strumento (salute, sicurezza, disconnessione) da conformare e adattare alla nuova formula di didattica.

Seguiranno aggiornamenti.

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Photo credit: pexels.com