In quali gradi di istituto ci sarà la Didattica a Distanza
A livello nazionale, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adotteranno tutte forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che, come si legge nel nuovo DPCM “il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata.” Questo vuol dire che in tutte le scuole secondarie di secondo grado sarà attivata la didattica a distanza al 100%. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza solo per l’uso di laboratori o per situazioni di disabilità dei soggetti coinvolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali. Questo, però, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Per quanto riguarda gli istituti di grado inferiore, la didattica a distanza verrà applicata a seconda del diverso scenario. Le regioni italiane, infatti, sono ora iscritte in 3 diverse “aree di rischio” (verde, arancione e rossa):- Nelle zone rosse (per il momento pare rientrino Piemonte, Valle D'Aosta, Lombardia, Calabria, Bolzano), la didattica a distanza scatterà già dalla seconda media (salvo le attività con minori disabili e quelle in laboratorio);
- Nelle zone arancioni (per il momento pare rientrino: Veneto, Liguria, Campania, Puglia, Sicilia) la didattica a distanza è al 100% solo alle superiori;
- Nelle zone verdi la didattica a distanza è totale solo alle superiori.
Scuola in presenza e le nuove misure di sicurezza
Mentre nelle scuole superiori vige l’obbligo della didattica a distanza, negli altri istituti che continueranno a mantenere la didattica in presenza cambiano le misure di sicurezza. Ora la mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco. In più, sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Fanno eccezione solo le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio, che potranno essere svolte solo nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti. Infine un chiarimento: all’interno del DPCM si legge che nelle zone rosse non è consentita la libera circolazione al di fuori del proprio territorio. Tuttavia, le disposizioni stabiliscono che in queste aree sono consentiti gli spostamenti per i genitori che devono accompagnare i figli a scuola. Come si legge nel decreto: “E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita”.