Interpelli sostegno 2025/26: F.A.Q. aggiornate - Blog | Docenti.it

Interpelli sostegno 2025/26: F.A.Q. aggiornate

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Interpelli sostegno 2025/26: nel panorama delle supplenze scolastiche italiane, gli interpelli per il sostegno occupano un ruolo sempre più centrale.

Con le novità introdotte dall’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024 e la Circolare ministeriale n. 157048 del 9 luglio 2025, molti docenti si chiedono chi può partecipare, come avvengono le procedure, quali titoli servono, e cosa succede in caso di rinuncia o incompatibilità.

Nel contenuto che segue: le domande più frequenti sugli Interpelli sostegno per l'a.s. 2025/26

Chi può partecipare agli Interpelli per il sostegno?

Innanzitutto, è importante sapere che per gli interpelli per posti di sostegno la priorità è attribuita ai docenti specializzati nell’insegnamento agli alunni con disabilità.

Tuttavia, non è escluso che partecipino anche insegnanti con altri titoli: se non si trovano candidati specializzati, si considerano quelli abilitati per la classe di concorso, e in mancanza anche aspiranti inseriti in GPS di seconda fascia con titolo valido.

Chi non può invece partecipare? Ad esempio:

  • docenti già titolari di un incarico a tempo determinato nella stessa provincia;
  • chi è già stato nominato tramite GPS o GAE nello stesso anno scolastico;
  • docenti già confermati su posto di sostegno per l’anno in corso;

Quando e come vengono attivati gli interpelli sul sostegno?

L’interpello per il sostegno scatta solo in determinate condizioni. La procedura si attiva quando le graduatorie GPS, GAE o delle istituzioni scolastiche sono esaurite, oppure quando non ci sono candidati disponibili o accettanti tramite le normali convocazioni.

Gli interpelli vengono pubblicati dalle scuole stesse o dagli Uffici Scolastici Provinciali/Regionali, quando sia necessario coprire posti vacanti su sostegno. È essenziale tenere d’occhio i siti web ufficiali delle scuole e quelli degli USR/USP per non perdere le comunicazioni.

Nell’avviso di interpello troverai: la sede, la durata, l’orario, i titoli richiesti (abilitazione, specializzazione se è sostegno), le modalità e termini per la domanda, la presa di servizio e le eventuali sanzioni.

Quali titoli e requisiti servono per partecipare a un interpello sul sostegno?

Per essere ammessi a un interpello per sostegno, è necessario avere la specializzazione sul sostegno. È questo il titolo principale richiesto quando si tratta di posti specifici.

Se non si è specializzati, ma si possiede l’abilitazione per la classe di concorso richiesta, si può comunque essere considerati, almeno in subordine, quando non ci siano candidati con specializzazione.

Altri requisiti utili possono essere:

  • il titolo di studio valido per la GPS di seconda fascia;
  • l’esperienza precedente sul sostegno o nella didattica inclusiva, che spesso viene valutata come titolo preferenziale;
  • il rispetto delle condizioni previste dall’OM 88/2024, non essere già titolari con incarico nella stessa provincia o anno.

Cosa succede se rifiuto o non prendo servizio dopo essere convocato da interpello?

Accettare un interpello è un impegno che comporta responsabilità. Se un docente rinuncia dopo aver accettato l’incarico o non prende servizio entro il termine stabilito, possono scattare sanzioni previste dall’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024.

In particolare, l’avviso di interpello deve specificare chiaramente quali sono le conseguenze in caso di mancata presa di servizio.

Ad esempio:

Se accetti un incarico da GPS, non puoi lasciarlo per un interpello, pena sanzioni.

Interpelli sostegno 2025/26: posso partecipare a più interpelli contemporaneamente?

Sì, è consentito candidarsi a più interpelli, anche in province diverse, purché si rispettino i requisiti specifici per ogni interpello. La disponibilità di partecipare a diversi avvisi aumenta le possibilità di ottenere un incarico.

È importante però verificare due cose per ogni interpello a cui intendi rispondere:

  1. che non sei escluso per aver già un incarico tramite GPS o graduatoria istituto nello stesso anno;
  2. che soddisfi i titoli richiesti (abilitazione, specializzazione, ecc.).

Inoltre, la norma richiede che gli avvisi siano trasparenti nei criteri di priorità, così sai in anticipo se hai più possibilità rispetto ad altri candidati.

N.B. la normativa dominante è l’OM 88/2024 e la Circolare ministeriale n. 157048 del 9 luglio 2025, che definiscono chi può rispondere, quando si attivano gli interpelli, cosa deve contenere ogni avviso e quali sono le sanzioni in caso di rinuncia o mancata presa di servizio.

Se sei interessato a ricoprire incarichi di supplenza sul sostegno, dai un'occhiata a questo contenuto:

MAD sostegno 2025: la procedura completa

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