Interpello docenti: oggi una delle modalità più efficaci per coprire le cattedre vacanti nelle scuole italiane, soprattutto quando le graduatorie ordinarie non bastano.
Con l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, il Ministero dell’Istruzione ha confermato la validità di questo strumento, utile sia alle istituzioni scolastiche sia agli insegnanti in cerca di incarichi.
Scopriamone insieme i dettagli
Cos'è l'interpello docenti?
L’interpello docenti è un avviso pubblico che le scuole pubblicano quando le graduatorie provinciali o di istituto risultano esaurite. In altre parole, si tratta di una chiamata aperta rivolta ai docenti in possesso dei titoli richiesti, anche se non inseriti nella provincia dove si trova la scuola.
L’obiettivo è semplice: assegnare rapidamente le supplenze rimaste scoperte, evitando che le classi restino senza insegnanti. Ogni interpello specifica la classe di concorso, la tipologia di posto, la durata dell’incarico e le modalità per presentare la candidatura.
Nel 2025, la procedura segue le linee guida definite dall’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024, che regola le supplenze per il biennio 2024-2026.
Chi può partecipare all’interpello docenti
Possono rispondere all’interpello docenti tutti gli insegnanti abilitati o specializzati, ma anche coloro che possiedono il titolo di studio idoneo per la classe di concorso richiesta.
In particolare, possono partecipare:
- Docenti iscritti in graduatorie di altre province;
- Insegnanti non ancora inseriti in alcuna graduatoria, purché abbiano il titolo valido;
- Supplenti che non hanno altri contratti attivi nella stessa scuola.
Ogni istituto scolastico pubblica il proprio interpello sul sito ufficiale o sul portale dell’Ufficio Scolastico Provinciale, indicando scadenze e modalità di invio. Le candidature devono rispettare rigorosamente i tempi previsti, poiché le selezioni avvengono spesso in ordine di arrivo.
Come candidarsi a un interpello docenti
Per partecipare, è necessario inviare la domanda all’indirizzo e-mail o PEC indicato nell’avviso. Alcune scuole richiedono la compilazione di un modulo allegato o l’invio di un curriculum dettagliato con titoli di studio e servizio.
Molti istituti accettano anche la MAD (Messa a Disposizione) come forma di interpello, soprattutto per supplenze brevi. Questa modalità, chiamata anche interpello-MAD, è stata potenziata nel 2025 per coprire le assenze inferiori ai 10 giorni nelle scuole dell’infanzia e primaria.
Chi risponde a un interpello deve monitorare costantemente i portali scolastici, poiché gli avvisi cambiano di frequente e hanno durata limitata. La rapidità nella candidatura aumenta notevolmente le possibilità di ottenere un incarico.
Il 2025 introduce alcune novità significative:
- Maggiore digitalizzazione delle procedure, con piattaforme online dedicate per inviare le candidature;
- Possibilità di partecipare a più interpelli contemporaneamente, anche in province diverse;
- Introduzione dell’interpello per supplenze brevi, utile a coprire le assenze di pochi giorni;
- Maggior trasparenza nella pubblicazione degli avvisi, ora raccolti in elenchi aggiornati dagli Uffici Scolastici Regionali.
Questi miglioramenti rendono la procedura più veloce, accessibile e meritocratica, offrendo nuove opportunità a docenti precari e neo-laureati.
Un'occasione da non perdere
L’interpello docenti è diventato un canale strategico per entrare nel mondo della scuola, soprattutto in un periodo caratterizzato da migliaia di posti vacanti. Chi sa sfruttarlo correttamente può accumulare servizio utile per le future graduatorie e ottenere incarichi anche di lunga durata.
Per questo motivo, è consigliabile:
- Consultare quotidianamente i siti degli Uffici Scolastici e delle scuole;
- Preparare in anticipo un curriculum aggiornato e i documenti in formato digitale;
- Monitorare portali specializzati, che raccolgono tutti gli avvisi attivi.
L’interpello docenti 2025 si conferma uno strumento fondamentale per chi desidera insegnare e ottenere supplenze in tempi rapidi. Grazie alla digitalizzazione e alle nuove regole introdotte dal Ministero, questa procedura diventa ogni anno più efficiente e trasparente.
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