Riforma reclutamento docenti: ci saranno modifiche?

Riforma reclutamento docenti: ci saranno modifiche?

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Si attende per questo pomeriggio il verdetto sulla riforma reclutamento docenti: si arriverà a un accordo tra forze di maggioranza e governo sugli articoli inerenti alla scuola? Vediamo il quadro generale.

Sul maxi-emendamento sulla scuola al Decreto Legge n. 36 stanno circolando diverse voci nelle ultime ore. Ci si chiede se questo emendamento cambierà sostanzialemente la riforma reclutamento docenti.

Non è solo il reclutamento a interessare il confronto tra forze politiche, governo e sindacati. Infatti gli argomenti da affrongare toccano diversi punti come la formazione e i precari.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ad esempio, anticipa uno dei temi da discutere e per il quale i sindacati hanno richiesto modifiche che:

“riguardano la possibilità di far inserire i precari in sovrannumero all’anno di formazione universitaria e di considerare come precario anche chi ha lavorato nella scuola paritaria”

Il presidente ANIEF aggiunge anche il parere contrario del sindacato alle quote di riserva perchè come ha spiegato tutti devono avere accesso al percorso abilitante.

Si ritiene invece soddisfatto di una proposta che è stata accolta per la riforma reclutamento docenti inerente all’inserimento ai Tfa sostegno per quelli che hanno 36 mesi di servizio.

Alcuni punti della riforma reclutamento docenti

Oltre a una proposta di istituire percorsi abilitanti per tutte le categorie di insegnanti, altri punti dell riforma reclutamento docenti sui quali si sta discutendo sono:

  • allungamento della fase transitoria per superare il precariato storico;
  • riapertura delle graduatorie di merito degli idonei nei concorsi;
  • eliminazione delle crocette per i concorsi a cattedra;
  • carta del docente.

Le parole del Ministro Bianchi

Sebbene il ministro l Ministro Bianchi abbia sottolineato che:

“Si sta lavorando con il Parlamento in reciproco rispetto e totale leale collaborazione istituzionale: si troverà la soluzione migliore per il Paese”.

Ci tiene a mettere in rilievo un'importante considerazione, conseguenza della caduta demografica del Paese:

“La carta docente, i concorsi, sono tutte cose importantissime, ma stanno dentro un processo di trasformazione della società. C’è il rischio che in molte parti del Paese non riusciamo a formare le prime classi”.

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