Le trattative per il rinnovo contratto scuola 2022-2024 entrano nella fase decisiva. Secondo le ultime stime, il personale scolastico potrebbe ricevere arretrati medi di 1.450 euro lordi entro dicembre 2025, insieme a una una tantum da 142 euro lordi al momento della firma definitiva del contratto.
Analizziamo insieme i dettagli.
Arretrati e bonus una tantum: cosa aspettarsi
Gli arretrati contrattuali, pari in media a 1.450 € lordi, dovrebbero essere riconosciuti a tutto il personale scolastico entro dicembre 2025 (data ancora indicativa).
Inoltre, è previsto un bonus una tantum di 142 € lordi destinato a docenti e personale ATA, che sarà erogato al momento della firma del nuovo contratto.
Aumenti stipendiali dal 2025 per docenti e ATA
Dal 2025 dovrebbero arrivare i nuovi aumenti mensili, compresi tra 105 e 177 euro lordi. Questi incrementi riguardano docenti e personale ATA, e rappresentano un primo passo verso il recupero del potere d’acquisto perso negli ultimi anni a causa dell’inflazione.
Per maggiori informazioni:
Aumenti stipendio docenti: a chi spetta?
Il prossimo incontro tra sindacati e ARAN è fissato per il 31 ottobre, una data ritenuta cruciale per chiudere l’accordo e procedere alla firma definitiva del contratto.
Rinnovo contratto scuola: firma entro la fine del 2025
L’obiettivo dei sindacati è chiudere il rinnovo del contratto scuola entro la fine dell’anno, così da permettere il pagamento di arretrati e stipendi aggiornati entro dicembre 2025 o, al più tardi, nella prima metà del 2026.
L’intento è dare al comparto scuola una boccata d’ossigeno economica dopo anni di blocchi retributivi e crescita dei prezzi.
Rinnovo contratto scuola 2025-2027: prospettive future
Parallelamente, si punta già ad avviare la contrattazione per il nuovo triennio 2025-2027. In base alle prime stime, il nuovo incremento complessivo potrebbe oscillare tra 330 e 350 euro lordi medi mensili, a beneficio di tutto il personale scolastico.
Il rinnovo contratto scuola 2022-2024 rappresenta un passaggio chiave per docenti e ATA.
Tra arretrati, bonus una tantum e aumenti stipendiali, l’intero comparto attende segnali concreti già entro la fine del 2025, mentre si guarda con attenzione alle trattative future per il periodo 2025-2027.
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