Supplenze docenti 2025: con la chiusura dell'anno scolastico, si è assistito anche alla fine delle chiamate dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) in molte aree d'Italia. Questo implica che le opportunità di ricevere incarichi tramite questo sistema sono terminate, lasciando ai docenti due opzioni principali per ottenere nuove supplenze: le graduatorie di istituto e gli interpelli.
Le supplenze offerte da questi canali sono generalmente di breve durata. A differenza di quelle assegnate tramite GPS, non vi è la certezza che proseguano fino al termine dell'anno scolastico. Tuttavia, esiste ancora la possibilità di accumulare punteggio utile per la progressione in graduatoria e la carriera. In particolare, il servizio prestato in questo periodo permette di ottenere il massimo punteggio previsto per l'anno scolastico.
Come acquisire il punteggio massimo nelle supplenze brevi?
Un elemento chiave per i docenti che accettano supplenze brevi è l'opportunità di accumulare fino a 12 punti in un solo anno scolastico. Il punteggio viene calcolato in base alla durata del servizio, che può essere anche non consecutivo, ma deve ammontare ad almeno 166 giorni complessivi. Nello specifico, la ripartizione dei punti è la seguente:
- Tra 16 e 45 giorni di servizio: 2 punti;
- Tra 46 e 75 giorni di servizio: 4 punti;
- Tra 76 e 105 giorni di servizio: 6 punti;
- Tra 106 e 135 giorni di servizio: 8 punti;
- Tra 136 e 165 giorni di servizio: 10 punti;
- Oltre 166 giorni di servizio: 12 punti (massimo conseguibile).
Per raggiungere il punteggio massimo, il servizio deve essere svolto nella specifica classe di concorso o nel grado di istruzione per cui il docente è qualificato. Inoltre, chi ottiene un incarico in questa fase dell'anno ha ancora la possibilità di accumulare il massimo punteggio richiesto.
Supplenze docenti: cosa cambia rispetto allo svolgimento dell'anno di servizio?
Un'altra differenza importante riguarda la distinzione tra il punteggio delle supplenze brevi e il riconoscimento di un'annualità di servizio. Per ottenere quest'ultima, non sono sufficienti 166 giorni di servizio, bensì ne servono almeno 180. Questa disposizione è stata chiarita dal Ministero dell'Istruzione con la nota n.7526 del 24 luglio 2014.
Secondo la normativa vigente, un anno di servizio è considerato valido se il docente ha lavorato per:
- Almeno 180 giorni complessivi nell'anno scolastico;
- Un periodo continuativo dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio o alla conclusione delle attività educative per la scuola dell'infanzia.
Soddisfare i requisiti per l'anno di servizio è fondamentale per avanzare nella carriera scolastica, in quanto consente di partecipare a concorsi e aggiornamenti delle graduatorie con un vantaggio significativo.
Se sei interessat* ad accumulare punteggio, oppure ottenere un incarico a tempo determinato nelle scuole:
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