Supplenze scuola 2025/26: cosa cambia dopo il 31 dicembre?

Supplenze scuola 2025/26: cosa cambia dopo il 31 dicembre?

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Nel panorama delle supplenze scuola 2025/26, la data del 31 dicembre segna un passaggio decisivo. Da questo termine dipende infatti la tipologia di contratto, ma anche l’accesso a diritti come permessi retribuiti, tutele sulla malattia e durata dell’incarico.

Capire cosa succede prima e dopo questa data è fondamentale per orientarsi tra nomine, graduatorie e scadenze contrattuali.

Supplenze scuola 2025/26: fino al 31 agosto o 30 giugno 2026

L’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 24 maggio 2024 stabilisce le principali tipologie di supplenze che possono essere assegnate entro il 31 dicembre.

Le tre tipologie di incarico previste

La normativa distingue chiaramente tra:

  • Supplenze annuali (fino al 31 agosto 2026)
    Riguardano cattedre e posti, comuni o di sostegno, vacanti e disponibili entro il 31 dicembre e destinati a restare tali per tutto l’anno scolastico.
  • Supplenze fino al termine delle attività didattiche (30 giugno 2026)
    Si assegnano su posti non vacanti ma di fatto disponibili entro il 31 dicembre, oppure su spezzoni orari che non costituiscono una cattedra completa.
  • Supplenze temporanee
    Coprono tutte le altre necessità che non rientrano nei due casi precedenti.

Questa distinzione non è solo formale: influisce direttamente sulla durata del contratto e sui diritti del docente.

Per informazioni più dettagliate, dai un'occhiata a questo contenuto:

Supplenze scuola: le tipologie di incarico

Supplenze scuola 2025/26 e graduatorie utilizzate per le nomine

Ordine di scorrimento prima del 31 dicembre

Per le supplenze annuali e quelle fino al termine delle attività didattiche, il sistema segue un ordine preciso:

  1. GAE (Graduatorie ad Esaurimento)
  2. GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), in caso di esaurimento delle GAE
  3. Graduatorie di istituto, solo se anche le GPS risultano incapienti

Per le supplenze temporanee, invece, si utilizzano direttamente le graduatorie di istituto.

Supplenze scuola 2025/26 dopo il 31 dicembre: stop alle nomine da GPS

Cosa cambia dal 1° gennaio 2026

Dal giorno successivo al 31 dicembre, tutte le supplenze assumono carattere temporaneo, anche se riguardano posti vacanti o disponibili.

In concreto, questo significa che gli incarichi assegnati dopo tale data:

  • non possono terminare il 31 agosto o il 30 giugno
  • si concludono con il termine delle lezioni, secondo il calendario regionale
  • vengono attribuiti esclusivamente dalle graduatorie di istituto

È importante chiarire un aspetto spesso fonte di dubbi:
se un posto risulta disponibile entro il 31 dicembre, anche quando la nomina avviene a gennaio, si applica ancora l’algoritmo GPS e il contratto può arrivare al 30 giugno o al 31 agosto.

Nomine in corso e bollettini aggiornati

A che punto siamo con le assegnazioni

Gli Uffici Scolastici stanno progressivamente chiudendo le operazioni di loro competenza. I bollettini ufficiali fotografano una situazione già avanzata, soprattutto in alcune province e classi di concorso.

In diversi territori, le GPS risultano già esaurite. In questi casi, le scuole hanno stipulato contratti da graduatorie di istituto fino al 30 giugno o al 31 agosto 2026, perché le disponibilità si erano generate entro il 31 dicembre.

Supplenze scuola 2025/26 e graduatorie di istituto: cosa cambia

Dal 1° gennaio 2026, ogni nuova disponibilità passa direttamente ai Dirigenti Scolastici, che devono attingere alle graduatorie di istituto.

La differenza rispetto ai mesi precedenti è sostanziale:

  • le supplenze diventano temporanee
  • la scadenza coincide con il termine delle lezioni
  • cambiano alcuni aspetti contrattuali, ad esempio le tutele sulla malattia

Per questo motivo, conoscere le regole delle supplenze scuola 2025/26 è essenziale per valutare con consapevolezza ogni proposta di incarico.

Il 31 dicembre rappresenta il confine tra supplenze strutturate e supplenze temporanee.

Prima di accettare un incarico, è sempre utile verificare quando si è resa disponibile la cattedra e da quale graduatoria arriva la nomina, perché da questi elementi dipendono durata, diritti e condizioni contrattuali.

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