Stipendio collaboratore scolastico: una figura conosciuta in passato come “bidello”, rientra nel personale ATA e appartiene all’Area A del CCNL Scuola.
Lo stipendio dipende da vari fattori, ma per dare un’idea chiara possiamo dire che un collaboratore scolastico percepisce circa 1.000-1.200 euro netti al mese. La cifra può variare in base all’anzianità di servizio, alle indennità previste e alle ore effettivamente lavorate.
Secondo il CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, rinnovato a luglio 2023 con effetti economici a partire da gennaio 2024, lo stipendio tabellare lordo di un collaboratore scolastico parte da circa 1.300 euro mensili. Al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, l’importo effettivo scende.
Scopriamo, quindi, insieme a quanto ammonta lo stipendio di un collaboratore scolastico
Quanto si guadagna ad inizio carriera?
Un collaboratore scolastico appena assunto, quindi con anzianità di servizio 0-8 anni, percepisce lo stipendio base previsto dal contratto. In media, il netto mensile si aggira intorno ai 1.000-1.050 euro, variabile anche in base alla presenza di straordinari o indennità di turno.
È bene sottolineare che l’inquadramento iniziale non prevede grandi differenze tra Nord e Sud, poiché i contratti sono nazionali.
L’anzianità di servizio è uno degli elementi che incidono maggiormente. Il contratto collettivo prevede scatti retributivi ogni tot anni di lavoro.
Un collaboratore scolastico con 20 anni di servizio può arrivare a guadagnare anche 1.250-1.300 euro netti al mese. Con oltre 35 anni di carriera, lo stipendio può superare i 1.400 euro netti, grazie alle fasce stipendiali e alle progressioni economiche automatiche.
Per maggiori informazioni circa le tabelle stipendiali ATA aggiornate al 2025:
Stipendio personale ATA: le tabelle
Stipendio collaboratore scolastico: come è inquadrato e qual è il profilo professionale?
Il collaboratore scolastico è inquadrato nel CCNL Scuola – comparto Istruzione e Ricerca e appartiene all’Area A, quella iniziale del personale ATA. Le sue mansioni non si limitano alla pulizia, ma comprendono anche la sorveglianza degli alunni, il supporto agli insegnanti, l’assistenza a studenti con disabilità e la cura degli ambienti scolastici. Questa figura è quindi centrale per il corretto funzionamento della scuola.
Il contratto nazionale garantisce diritti e doveri, ferie, permessi e indennità particolari (per esempio l’indennità di turno notturno o festivo, laddove prevista).
Una novità introdotta dall'attuale CCNL Scuola riguarda le posizioni economiche del personale ATA, ovvero la previsione di ore formative per il personale tecnico-amministrativo e ausiliario nelle scuole. Si tratta di un elemento che prevede, tra i diversi fattori, anche un aumento di stipendio.
Per maggiori informazioni:
Posizioni economiche ATA 2025: tutto quello che c'è da sapere
Molti collaboratori scolastici iniziano la loro carriera con incarichi temporanei. In caso di supplenze brevi o annuali, la retribuzione è calcolata in base ai giorni effettivamente lavorati e alla posizione economica prevista dal contratto.
Un supplente con contratto al 100% dell’orario può percepire uno stipendio quasi pari a quello di ruolo, mentre chi lavora su frazioni di orario riceve un importo proporzionato.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito stabilisce ogni anno le modalità di conferimento delle supplenze ATA e le relative retribuzioni. È importante ricordare che anche i supplenti maturano contributi previdenziali e hanno diritto a TFR, ferie proporzionali e tredicesima.
Se sei interessato/a ad accumulare esperienza all'interno delle scuole, come personale ATA:
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