Come insegnare con domanda di messa a disposizione

Come insegnare con la domanda di messa a disposizione

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Vorresti lavorare a scuola ma non sei iscritto ai concorsi o in graduatoria? Niente paura: puoi farlo con la domanda di messa a disposizione!

Se vuoi sapere come lavorare nella scuola con la MAD, Messa a Disposizione, in questo articolo troverai le opzioni per mandare la tua MAD e provare a lavorare come insegnante.

Qualsiasi aspirante docente o collaboratore scolastico può sfruttare le opportunità offerte dalle MAD per fare le prime esperienze negli istituti. Infatti, anche se le graduatorie sono il canale principale attraverso cui vengono assunti supplenti, è altrettanto vero che queste non soddisfano mai l’intero fabbisogno di personale scolastico. Ecco perché le MAD scuola sono così gettonate! Scopriamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

In cosa consistono le domande di messa a disposizione

Le domande di messa a disposizione sono davvero un ottimo modo per affacciarsi al mondo della scuola. Si tratta di candidature informali che possono essere avanzate da parte di tutti gli aspiranti supplenti. Il che include docenti, ma anche altre persone che aspirano ad esempio a lavorare come personale tecnico-amministrativo nelle scuole

Abbiamo detto informale, ma questo non vuol dire che non sia regolamentata o riconosciuta dal MIUR. Si tratta infatti di uno strumento come un altro per fare esperienza nel mondo scuola e, allo stesso tempo, andare incontro alle esigenze degli istituti scolastici, in cui molte cattedre restano spesso vacanti anche dopo lo scorrimento delle graduatorie. 

Anche la domanda di messa a disposizione ha quindi le sue regole. Ad esempio, stando all’ultima circolare delle supplenze 2020, le MAD non potrebbero essere inviate dai docenti già iscritti in graduatoria. O, ancora, si impone l’obbligo ai docenti abilitati per il sostegno di inviare la messa a disposizione solo nella loro provincia. Insomma: si tratta di un mezzo che offre molte opportunità, ma per cui bisogna seguire le giuste indicazioni.

Quali sono le MAD docenti

In totale le tipologie di MAD sono 4, ma quelle specifiche per chi aspira a incarichi come docente sono 3:

  • domanda di messa a disposizione classica per incarichi di supplenza per specifiche cattedre; 
  • domanda scuola MAD per i recuperi estivi, per insegnare nei corsi di reucpero dei deibiti formativi;
  • MAD sostegno, per ricoprire incarichi su posti di sostegno. 

Per poter presentare queste domande è necessaria una Laurea Magistrale o Specialistica, un Diploma tecnico o Diploma Magistrale che danno accesso ad una classe di concorso. Chi possiede un Diploma Tecnico-Pratico può inviare domanda solo per ottenere un posto di ITP, ovvero lavorando nei laboratori scolastici. 

La messa a disposizione sostegno è invece pensata per chi possiede la specifica abilitazione. Tuttavia, a causa dei tanti posti vacanti risulta in realtà aperta a chiunque sia interessato a ricoprire un ruolo di supplenza di sostegno, anche senza specializzazione.

Infine, anche chi possiede una Laurea triennale può inviare una MAD: in caso di necessità, i Dirigenti Scolastici possono infatti assegnare incarichi di supplenza anche a chi non ha ottenuto il titolo pieno. La differenza a questo punto sta nella compilazione della domanda, in cui il candidato dovrà segnalare il non possesso del titolo pieno.

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I vantaggi della domanda di messa a disposizione

Chi ha tutte le caratteristiche per inviare una messa a disposizione, sarà interessato anche a sapere quali sono i vantaggi offerti da questo strumento. Infatti, se ogni anno centinaia di aspiranti docenti e collaboratori scolastici preparano e inviano le MAD ci sarà pure un motivo, no?

Innanzitutto, con la messa a disposizione si ha la possibilità di iniziare a maturare una prima importante esperienza nel mondo scolastico. Senza contare che viene anche retribuita con uno stipendio. Ma il vero vantaggio di queste domande scuola risiede più nella sua assenza di vincoli. 

Rispetto ad altri canali di accesso alla scuola, la messa a disposizione non è limitata a un territorio geografico. Mentre l’iscrizione alle graduatorie vincola il docente alla scelta di una provincia, le messe a disposizione possono essere inviate in più province.In questo modo, aumentano anche le probabilità di essere richiamati per una supplenza di breve o lungo periodo. 

Per chiudere la carrellata di vantaggi, ricordiamo che la MAD permette di ottenere dei punteggi molto utili agli iscritti in graduatoria per scalare le posizioni. Si va da un punteggio minimo di 1 punto per incarichi di un paio di settimane a un punteggio massimo annuale di 12 punti per incarichi superiori a 166 giorni.

In più, non dimentichiamo che le MAD aiutano gli istituti a garantire la continuità didattica agli studenti. In caso di assenze improvvise da parte di professori, le domande di messa a disposizione sono il primo canale a cui le segreterie scolastiche si rivolgono per reperire supplenti!

L’invio MAD online di Docenti.it

Ok la MAD, ok i suoi vantaggi. Ma come si prepara una domanda a prova di convocazione?

Prima di tutto, bisogna curare la redazione della messa a disposizione inserendo correttamente tutti i dati anagrafici, i titoli posseduti, il curriculum aggiornato e ogni altro titolo o certificazione. Ogni dettaglio può permette di fare la differenza rispetto ad altre domande che le segreterie scolastiche ricevono. Ad esempio, un aspetto spesso molto sottovalutato riguarda la consegna della MAD

C’è chi si affida all’e-mail tradizionale, chi ricorre alla PEC e chi si prodiga a consegnarle a mano. Tutte queste attività sono però molto dispendiose, come energie, come tempo e anche economicamente (soprattutto la raccomandata e la consegna di persona). Senza contare che recapitando una candidatura al momento sbagliato si rischia di far cadere nel dimenticatoio la nostra posizione.

La domanda lecita è: esiste un modo per ottimizzare tutte queste attività e preparare una domanda di messa a disposizione in modo veloce ed efficiente?

La risposta, naturalmente è si. Soprattutto per chi ricorre all’invio MAD online di Docenti.it!

Innanzitutto, il team di specialisti di Docenti.it è pronto ad assisterti nella corretta compilazione della messa a disposizione online: grazie al nostro tool, il candidato può scegliere la MAD che fa al caso suo e completarla inserendo tutte le informazioni necessarie. Si potrà inoltre scegliere di inviare la domanda in base alla provincia e al grado di istruzione in cui si desideri insegnare, a un costo davvero contenuto: solo 19,00€! 

Dopo aver ricontrollato la MAD insieme a deiconsulenti esperti, Docenti.it si occuperà direttamente del recapito presso le segreterie. Questo può essere effettuato nei periodi dell’anno scolastico più indicati per la ricezione della domanda. E a conferma dell’avventuo invio, sarà nostra premura fornire sempre un report dettagliato delle segreterie che hanno ricevuto la domanda di messa a disposizione.

In più, Docenti.it inserirà automaticamente tutte le domande MAD scuola nell’Elenco Nazionale Supplenti, il database digitale condiviso con tutti gli Istituti scolastici italiani. 


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