Lavorare come insegnante senza concorsi e graduatorie? Con la messa a disposizione si può!
Ogni aspirante docente dovrebbe sfruttare le opportunità offerte dalle MAD per lavorare nella scuola. Sebbene le graduatorie rappresentino il canale principale attraverso cui vengono assunti supplenti, è altrettanto vero che queste non coprono l’intero fabbisogno di insegnanti e collaboratori da sostituire negli Istituti. Ecco perché sono così importanti le MAD, le domande informali che ogni aspirante docente può inviare nelle scuole per ottenere incarichi di supplenza. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla messa a disposizione 2020!
- Chi può inviare la messa a disposizione
- Messa a disposizione 2020: i vantaggi
- Consegna MAD gratuita: come fare
- L’invio MAD con Docenti.it
Chi può inviare la messa a disposizione
La MAD è davvero un ottimo modo per muovere i primi passi nel mondo scolastico. La domanda può essere consegnata a tutti gli istituti, in qualsiasi provincia d'Italia, da parte di aspiranti supplenti. Non bisogna però fare l’errore di credere che le messe a disposizione siano prerogativa assoluta dei non iscritti in graduatoria. Anche gli iscritti possono infatti inviare la loro domanda per insegnare come supplenti.
Inoltre, va detto che la MAD non è pensata solo per l’insegnamento: oltre ai docenti, può essere inviata anche da chi aspira a lavorare come personale tecnico-amministrativo nelle scuole. I requisiti tra l’uno e l’altro caso variano molto: non a caso, esistono diverse tipologie di messa a disposizione.
In totale sono 4, e vanno dalla MAD classica per incarichi di supplenza alla MAD sostegno, dalla MAD ATA per collaboratori scolastici, assistenti e tecnici fino alla MAD recuperi estivi. In generale, con una Laurea Magistrale o Specialistica, un Diploma tecnico o Diploma Magistrale che danno accesso ad una classe di concorso si possono presentare tutti i tipi di MAD. Chi possiede un Diploma Tecnico-Pratico può inviare domanda solo per ottenere un posto di ITP, ovvero lavorando nei laboratori scolastici. La messa a disposizione sostegno è invece pensata per chi possiede la specifica abilitazione, ma a causa dei tanti posti vacanti risulta in realtà aperta a chiunque sia interessato a ricoprire un ruolo di supplenza di sostegno, anche senza specializzazione.
Infine, anche chi possiede una Laurea triennale può inviare una MAD: in caso di necessità, i Dirigenti Scolastici possono infatti assegnare incarichi di supplenza anche a chi non ha ottenuto il titolo pieno.
La messa a disposizione 2020: i vantaggi
Dopo aver compreso chi può ricorrere alle MAD, è arrivato il momento di parlare del perché è così importante per centinaia di aspiranti docenti e collaboratori scolastici. Innanzitutto, con la messa a disposizione si ha la possibilità di iniziare a maturare una prima importante esperienza nel mondo scolastico. Senza contare che viene anche retribuita con uno stipendio. Ma il vero vantaggio di queste domande scuola risiede più nella loro "assenza di vincoli".
Rispetto ad altri canali di accesso alla scuola, la messa a disposizione 2020 non è limitata a un territorio geografico. Mentre l’iscrizione alle graduatorie, ad esempio in terza fascia, vincola il docente alla scelta di una provincia, le messe a disposizione possono essere inviate in più province. Un simile limite geografico interessa anche i docenti del Concorso Scuola, che possono partecipare ai test per una sola regione. È consentito invece inviare la MAD in più province anche di regioni diverse, aumentando così le probabilità di essere richiamati per una supplenza di breve o lungo periodo.
Per chiudere la carrellata di vantaggi, ricordiamo che la MAD permette di ottenere dei punteggi molto utili agli iscritti in graduatoria per scalare le posizioni. Si va da un punteggio minimo di 1 punto per incarichi di un paio di settimane a un punteggio massimo annuale di 12 punti per incarichi superiori a 166 giorni.
Consegna mad gratuita: come fare
Compilare e inviare una messa a disposizione potrebbe non sembrare un lavoro difficile. Per questo centinaia di docenti ricorrono a una consegna MAD “fatta in casa” e, quindi, gratuita. In realtà, se diamo un’occhiata a tutti i passaggi, ci accorgiamo che alla preparazione alla domanda fino al suo recapito bisogna dedicare molto tempo ed energia. E attenzione.
Prima di tutto, bisogna curare la redazione della messa a disposizione 2020, inserendo correttamente tutti i dati anagrafici, i titoli posseduti, il curriculum aggiornato e ogni altro titolo o certificazione che può permette di fare la differenza rispetto ad altre domande che le segreterie scolastiche ricevono giorno dopo giorno nei loro uffici. E qui arriviamo all’altro punto cruciale, la consegna: c’è chi si affida all’e-mail tradizionale, chi preferisce inviare MAD con PEC e chi si prodiga a consegnarle a mano. Ma per fare una qualsiasi di questa attività bisogna ricercare tutti gli indirizzi di istituti presso i quali recapitare le MAD e poi eseguire fisicamente o virtualmente l’invio della domanda. Senza contare che la consegna al momento sbagliato potrebbe rischiare di far cadere nel dimenticatoio la nostra candidatura.
Possiamo quindi dire che le procedure di invio MAD a scuola non solo sottraggono tempo prezioso ad altre attività del docente, ma potrebbero risultare anche inefficaci. Come fare allora?
Come inviare una MAD con Docenti.it
Per fortuna, per la preparazione e la consegna della tua MAD esiste Docenti.it!
Innanzitutto, il team di specialisti è pronto ad assisterti nella corretta compilazione della tua messa a disposizione online: grazie al nostro tool, potrai scegliere la MAD che fa al caso tuo e completarla inserendo tutte le informazioni necessarie. Potrai inoltre scegliere di inviare la domanda a tutte le province che desideri, anche in base al grado di istruzione in cui vuoi insegnare, con un costo di servizio a partire da 19,00€ per provincia/grado di istruzione.
Dopo aver ricontrollato la tua MAD insieme ai consulenti esperti del nostro staff, Docenti.it si occuperà al tuo posto del recapito presso le segreterie, che possiamo effettuare immediatamente o nei periodi dell’anno scolastico più indicati per la ricezione di questo tipo di domanda. A conferma dell’avvenuto invio, sarà nostra premura fornirti un report dettagliato delle segreterie che hanno ricevuto la tua MAD.
Docenti.it non si limita a questo: infatti, inseriremo automaticamente la tua messa a disposizione 2020 nell’Elenco Nazionale Supplenti, il database digitale condiviso tra tutti gli Istituti scolastici italiani. E a questo punto non dovrai far altro che attendere di essere richiamato!