Ultime notizie DAD scuola: è stato delineato ufficialmente ieri il nuovo DPCM che entrerà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile, con molte novità soprattutto per la scuola.
Del resto era già stata una settimana all’insegna dei cambiamenti: con il passaggio di molte province dell’Emilia Romagna in zona arancione scuro e, da domani, in zona rossa, molte scuole hanno già dovuto attivare la Didattica a Distanza. Stessa situazione in molte altre regioni e province d’Italia.
Ora, con il nuovo DPCM, sembra che dall’8 marzo il passaggio alla Dad interesserà quasi 6 milioni di studenti. Vediamo perché e cosa cambierà a partire dalla prossime settimana con le nuove disposizioni.
Le regole delle zone rosse
Con il passaggio al colore di massima allerta, il DPCM dispone la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Le regole delle zone gialle e arancioni
Nelle zone gialle e arancioni, la scelta di sospendere l’attività in presenza nelle scuole in relazione all’ordine e al grado a favore della Didattica a Distanza spetterà ai Presidenti delle regioni. Potranno quindi decidere la sospensione in diverse eventualità:
– se in alcune aree è necessario adottare misure più stringenti a causa della gravità delle varianti;
– oppure, se in certe zone si hanno più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
– se si riscontra una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
Le regole delle zone bianche
Nelle zone bianche si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla: rimangono quindi aperte le scuole di ogni ordine e grado.ì, pur nel rispetto delle misure di sicurezza e contenimento dei contagi.
In quali province si chiuderanno le scuole?
Stando a delle stime effettuate da Youtrend partendo dai dati della Protezione Civile, le aree a rischio chiusura scuole sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Chieti, Como, Forlì, Frosinone, Imperia, Macerata, Mantova, Modena, Monza e Brianza, Pescara, Pistoia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Siena, Trento, Udine, Verbano-Cusio-Ossola.
In alcuni di queste province, come abbiamo detto, sono già state attivate le lezioni con Didattica a Distanza.
Più incerta la situazione per Arezzo, Ascoli Piceno, Caserta, Cremona, Cuneo, Ferrara, Gorizia, Lecco, Lucca, Massa-Carrara, Milano, Napoli, Parma, Pavia, Perugia, Prato, Taranto, Torino, Varese, Vercelli.
Per queste zone, bisognerà raccogliere altri dati nei prossimi giorni sull’incidenza giornaliera dei casi.
Il possibile allungamento dell’anno scolastico
In questo quadro, inizia a farsi più probabile l’ipotesi dell’allungamento dell’anno scolastico. Non c’è ancora una decisione definitiva e si tratta più che altro di una voce di corridoio, che circola però con insistenza. Allungare le lezioni fino a fine giugno, d’altra parte, vorrebbe dire impattare sugli esami di maturità e della scuola secondaria di I grado.
Ancora una volta, bisognerà attendere notizie più certe.
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