La riforma del Ministro Bianchi sul nuovo reclutamento docenti apporterà modifiche in molti campi.
Ad esempio, le modalità delle prove dei concorsi scuola cambieranno: come saranno strutturate?
Nuovo reclutamento docenti: i concorsi
Il nuovo sistema per la formazione e il reclutamento dei docenti cambierà le modalità con cui si potrà diventare insegnanti.
Tra le tante novità, si parla di un concorso pubblico nazionale, su base regionale o interregionale.
Sarà composto da una prova scritta ed una prova orale.
Alla fine verrà creata una Graduatoria di Merito sulla base dei punteggi ottenuti nella prova scritta, nella prova orale ed anche per i titoli presentati.
Rientreranno però in tale graduatoria solamente il numero di candidati che corrisponde al numero dei posti messi a bando.
In altre parole, le Graduatorie di Merito saranno formate dai soli vincitori.
Analizziamo quindi la strutta delle prove.
Nuovi concorsi pubblici: la prova scritta
La prova scritta dei concorsi previsti dalla riforma di Bianchi consiste:
- in più quesiti a risposta multipla o di una prova strutturata, sino al 31 dicembre 2024;
- in più quesiti a risposta multipla e con più quesiti a risposta aperta, dal 1° gennaio 2025.
Quindi, la prova sarà "strutturata" fino al 31-12-2024, poi, dal 1-01-2025 a risposta a aperta.
La prova orale
Analizziamo ora la prova orale.
Secondo il DL 36/2022, la prova dovrà accertare le competenze disciplinari e didattiche, unitamente alle capacità e all’attitudine all’insegnamento attraverso un test specifico.
Non sono ancora chiare le disposizioni in merito al test specifico.
Tuttavia, questa novità verrà applicata alla prova orale fin da subito.
Ricordiamo infine che tale decreto è ancora al vaglio del Parlamento, perciò qualcosa potrebbe ancora cambiare.
Seguiranno aggiornamenti.
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