ISEE assegno unico 2023: quali sono le novità

ISEE assegno unico 2023: quali sono le novità

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ISEE assegno unico 2023: l'INPS sta chiedendo la restituzione di importi per somme oltre 200 euro per figlio.

Vediamo tutte le info utili sull'assegno unico familiare e le ultime notizie che lo riguardano.

ISEE assegno unico 2023: che cos’è

L'Assegno Unico per figli a carico è un'erogazione economica che viene accreditata da parte dell'INPS mensilmente a tutte le famiglie con figli a carico, a partire dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.

Tale erogazione da parte dell'INPS avviene sulla base dell'indicatore ISEE in corso di validità.

L’assegno unico universale spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati o percettori di reddito di cittadinanza).

Per varie ed eventuali, l’INPS ha lanciato il sito dedicato all’Assegno unico universale (www.assegnounicoitalia.it) nel quale è possibile reperire tutte le informazioni su: chi sono i beneficiari dell'assegno unico, quanto spetta e chi può farne domanda e quali voci della busta paga o della pensione sostituisce.

Sul sito troviamo poi una sezione che riguarda le risposte elaborate dal'INPS sugli approfondimenti degli utenti.

Come calcolare l'importo

L'ISEE assegno unico consiste in un importo che varia a seconda della condizione economica del nucleo familiare, sulla base di ISEE valido al momento in cui viene fatta la domanda e tenuto conto di:

  • età dei figli;
  • numero dei figli;
  • e di eventuali situazioni di disabilità degli stessi.

L'assegno unico può anche essere richiesto in assenza di ISEE, ovvero: con un ISEE che sia superiore alla soglia dei 40.000 euro.
In quel caso, verranno corrisposti gli importi minimi dell'assegno, previsti dalla normativa.

Come può essere presentata la domanda?

La domanda per ricevere l'assegno unico può essere presentata in uno dei seguenti modi:

  • accedendo dal sito web www.inps.it alla seguente voce: "Assegno unico e universale per i figli a carico" con SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • contattando il seguente numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa a seconda del gestore telefonico);
  • oppure, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli enti di patronato.

Le ultime novità sull'assegno unico

Il decreto legislativo n. 230/2021, incaricato di regolare l’assegno unico, ha stabilito una maggiorazione di 30 euro al mese per ciascun figlio minore, in caso entrambi i genitori siano in possesso di un reddito da lavoro.

L’INPS ha deciso che non vuole riconoscere la maggiorazione ai nuclei monogenitoriali.
Le famiglie monogenitoriali che hanno richiesto la maggiorazione l'hanno quindi ricevuta dall’INPS per i primi mesi del 2022, ma poi è stata interrotta dal mese di ottobre.

Attualmente, l'INPS sta risanando la situazione che coinvolge le sette mensilità con la maggiorazione già erogata e si sta preparando a richiedere la restituzione di determinati importi.
Si suppone che si tratti di una restituzione di circa 200 euro per figlio.
Si tratterebbe, infatti, di circa 30 euro per i sette mesi.

Cosa fare per usufruire dell'importo completo

Dal 1° marzo 2023 coloro che hanno presentato una domanda di assegno unico e universale nel periodo gennaio 2022-febbraio 2023 (domanda che è stata accolta e in corso di validità) riceveranno l'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell'INPS.
Il tutto senza dover presentare una nuova domanda.

Quando si deve, invece, rinnovare la domanda?

Il rinnovo dell'ISEE rimane obbligatorio per poter usufruire dell'importo completo.

I dati della domanda presentata verranno automaticamente prelevati dagli archivi dell'istituto, che procederà nel liquidare il beneficio a chi richiesto.

I richiedenti, però, dovranno ugualmente comunicare se ci sono state variazioni delle informazioni che hanno inserito nella precedente domanda trasmessa all'INPS prima del 28 febbraio 2023.

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Photo credit: Pexels