Scopri quali sono i 3 errori più frequenti che molti docenti commettono nella compilazione e nell’invio della MAD scuola.
Messa a Disposizione: quali sono gli errori comuni
Come sappiamo, ogni anno gli istituti si trovano in difficoltà: le graduatorie non bastano a colmare i posti vacanti, e per questo le segreterie scolastiche non possono che ricorrere alle domande di Messa a Disposizione per reperire insegnanti e ATA.
Tra fine agosto e settembre, le segreterie ricevono migliaia di candidature. Ed è chiaro che, tra queste, sceglieranno solo quelle corrette e complete di tutte le informazioni, mentre scarteranno le Messa a disposizione zeppe di errori e imprecisioni.
In fondo, come si fa a chiamare in servizio un docente che non sa nemmeno compilare correttamente la sua domanda MAD?
Noi di Docenti.it abbiamo davvero interesse ad aiutare gli insegnanti ad ottenere incarichi e a farli entrare nel mondo della scuola.
Infatti, abbiamo deciso di raccogliere i 3 errori più frequenti nella compilazione e nell’invio della messa a disposizione.
Scopri quali sono… per non commetterli più!
1) Sbagliare a compilare la MAD scuola
Sicuramente, l’errore più frequente è quello di sbagliare a compilare la domanda di messa a disposizione.
Ma cosa si intende per errore di compilazione?
Molti docenti, ad esempio, non mettono in chiaro qual è il tipo di MAD scuola che presentano.
Esistono infatti 4 diversi tipi di domanda (MAD classica, MAD sostegno, MAD recuperi estivi e MAD ATA), e bisogna sempre scegliere quella giusta in base ai propri requisiti, che variano da modello a modello.
Riportare dati sbagliati
C’è chi poi sbaglia a riportare dei dati oppure li riporta in modo incompleto.
Un esempio? Quando si indica la laurea, bisognerebbe riportare anche il voto e l’anno di conseguimento del titolo. Banalmente, qualcuno dimentica anche di inserire i dati di contatto per essere richiamati dalla segreteria!
Sbagliare la Classe di Concorso
Ma il vero errore è la scorretta indicazione delle classi di concorso.
Come saprai, una laurea o un diploma apre la strada a diverse classi di concorso, i codici che identificano la corrispondenza tra i titoli di studio e le materie di insegnamento negli istituti.
Ma, oltre ai titoli di studio, per avere realmente accesso a una classe di concorso bisogna verificare di avere tutti i CFU richiesti sul proprio piano di studi.
La laurea, da sola, non assicura la possibilità di insegnare una determinata materia nelle scuole. Per questo bisogna fare questa doppia verifica tra requisiti della classe di insegnamento e piano di studi personale, per essere davvero certi di poter inviare una MAD scuola per una determinata materia!
Docenti.it ti aiuta a capire quali sono le tue classi di concorso e se hai tutti i requisiti per insegnare le materie che desideri.
Non solo: ti aiuta anche con la redazione perfetta della tua MAD scuola, evitando gli errori grossolani che ogni anno fanno cestinare centinaia di candidature.
Scopri il nostro servizio di redazione della messa a disposizione online!
2) Candidarsi senza aver analizzato le province migliori
Anche ammettendo di aver compilato per bene la tua MAD scuola, c’è un secondo errore dietro l’angolo, che ha a che fare con la consegna della Messa a Disposizione.
La MAD scuola può essere inviata ovunque, senza nessuna limitazione.
Molto di frequente, si sceglie di inviarla presso le scuole della provincia più vicina. Ed è qui che sta l’errore: in realtà, bisognerebbe prima verificare se la provincia che abbiamo scelto necessita di insegnanti oppure no.
Le province grandi e piccole: dove inviare la MAD scuola
Altre volte, molti aspiranti supplenti si illudono che scegliere le province più grandi offra maggiori opportunità di ottenere un incarico.
Le province più estese hanno infatti un maggior numero di istituti a cui si può inviare una messa a disposizione. Il che è vero, ma ragioniamo insieme: una provincia più grande significa anche un maggior numero di candidati. E più candidati ci sono, maggiore è la concorrenza.
Quindi, le possibilità di essere convocati per una supplenza diminuiscono notevolmente!
Inviare la domanda di messa a disposizione nelle province più piccole è la strategia migliore, perché anche se il numero di scuole è inferiore, lo sarà sicuramente anche quello dei candidati.
3) Non inviare la MAD scuola a tutti gli istituti
E infine un altro errore da manuale, ovvero: quello di non candidarsi in tutti gli istituti della provincia o delle zone che hai scelto.
Molti docenti non hanno voglia e tempo di mettersi a spulciare uno ad uno gli indirizzo degli istituti.
A questo si aggiunge anche il fatto che molte scuole non vogliono più ricevere la MAD via mail o PEC, e obbligano quindi i candidati a fare l’inserimento della loro domanda su specifiche piattaforme online private.
Non limitare l'invio ai vari istituti
Chi ha tempo di fare tutto questo?
Come risultato, molti insegnanti limitano l’invio a qualche manciata di istituti.
Ma non è una mossa furba, perché:
- In primis, potresti ritrovarti ad escludere proprio l’istituto che ha bisogno di un supplente come te;
- E poi, così non si sfrutta il vero potenziale della messa a disposizione, che è appunto quello di poter essere inviata ovunque, a chiunque e anche più volte in un anno.
Noi di Docenti.it facciamo proprio questo: offriamo tutta la nostra consulenza per un invio massivo della tua domanda MAD nelle scuole delle province che desideri, attraverso un sistema validato che assicura la corretta consegna della candidatura.
Potrai vederlo tu stesso, grazie al report che riceverai dopo aver inviato insieme a noi la tua messa a disposizione. E i vantaggi non finiscono qui: scopri l’innovativo servizio MAD online e ottieni il tuo incarico come supplente!