News concorsi scuola: saranno annuali. Ecco cosa cambia

News concorsi scuola: saranno annuali. Ecco cosa cambia

article pic

La riforma sul nuovo reclutamento docenti è stata approvata. Ci sono varie news sui concorsi scuola: non solo rispetto alla procedura, ma anche in merito ai requisiti di accesso.

Come funzionerà?

News concorsi scuola: quali titoli serviranno?

La riforma del Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Le modalità per diventare insegnante cambieranno: si parla nello specifico degli insegnanti della Scuola Secondaria.

Anche i concorsi scuola subiranno varie modifiche.

Innanzitutto si riformulano i requisiti di accesso.

Chi potrà partecipare?

Ecco i titoli necessari di partecipazione ai concorsi per i posti comuni Scuola Secondaria:

  • laurea (magistrale o magistrale a ciclo unico oppure diploma AFAM di II livello), oppure titolo equipollente o equiparato coerente con le Classi di Concorso vigenti alla data di indizione del concorso
  • abilitazione all'insegnamento specifica per la CdC

Questi i titoli richiesti per i posti comuni di insegnante tecnico-pratico:

  • laurea oppure diploma AFAM di I livello, oppure titolo equipollente o equiparato coerente con le Classi di Concorso vigenti alla data di indizione del concorso
  • abilitazione all'insegnamento specifica per la CdC

Infine, i requisiti di accesso ai concorsi per i posti di sostegno:

  • è necessario superare il percorso di specializzazione per le attività di sostegno didattico per alunni con disabilità

Detto questo, come funzioneranno i concorsi?

Nuovi concorsi scuola: come saranno?

I concorsi previsti dalla riforma saranno annuali e composti da una prova scritta ed una orale.

Nello scritto spariranno prima di tutto le domande a risposta chiusa, con le crocette, a favore invece di domande a risposta aperta.

La prova sarà "volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della CdC o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sulle metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare, sull’informatica e sulla lingua inglese".

In merito alla prova orale verranno valutate le conoscenze disciplinari, competenze didattiche e attitudine all'insegnamento attraverso l'utilizzo di un test specifico.

L'inserimento in graduatoria dipenderà non solo dai punteggi ottenuti dalle prove ma anche dalla valutazione dei titoli presentati.

Ma, nelle Graduatorie di Merito, saranno inseriti anche gli idonei (cioè coloro che hanno superato il concorso ma non rientrano nei posti a bando) poiché è previsto lo scorrimento.

Tutto questo sarà messo in pratica tra il 2025 e il 2026.

Fino alla fine del 2024 ci sarà infatti una fase transitoria con delle proprie regole.

Ecco quali.

Fase transitoria: ecco le regole

La fase transitoria terminerà il 31 dicembre 2024.

Durante questo periodo ci saranno delle disposizioni specifiche.

Fino a tale data potranno partecipare ai concorsi per i posti comuni i docenti che possiedono (oltre ai requisiti citati sopra):

  • titolo di studio d’accesso alla Classe di Concorso (lauree o diploma per ITP)
  • unitamente ad almeno 30 o 24 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione

Ricordiamo infatti che il percorso di abilitazione previsto dalla riforma è composto da 60 CFU.

Inoltre, sempre nella fase transitoria, l'accesso alla prova scritta dei concorsi sarà consentito previo superamento di una prova preselettiva.

Poi, in caso di vittoria nel concorso, i CFU rimanenti saranno conseguiti durante il primo anno di insegnamento (con contratto di supplenza a tempo determinato).

Acquisiti tutti i crediti e superata la prova finale, il candidato ottiene l'abilitazione all'insegnamento e viene assunto a tempo indeterminato.

Seguirà quindi il periodo annuale di prova e, con il suo superamento, l'immissione in ruolo.

Leggi anche:

E seguici su Facebook e Instagram.

Photo credit: unsplash.com