Bianchi riforma scuola: "il provvedimento va' letto meglio"

Bianchi riforma scuola: “il provvedimento va’ letto meglio”

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Il 30 maggio si è svolto lo sciopero dei lavoratori della scuola contro i nuovi provvedimenti previsti nella riforma scuola Bianchi.

Il Ministro ha parlato a Sky TG24 e ha risposto alle principali critiche.

Ecco i suoi commenti.

Bianchi riforma scuola: "scuola pubblica rafforzata"

Il 30 maggio si è svolto lo sciopero nazionale contro i provvedimenti della nuova riforma sul reclutamento docenti.

Il Ministro dell'Istruzione Bianchi, nel mirino della polemica, ha risposto alle principali tematiche portate a galla con la manifestazione.

Nell'intervista a Sky TG24 ha subito commentato il dato relativo all'adesione allo sciopero, ovvero il 12%: "al di là del numero c'è un significato politico". 

Spostandosi sul decreto ha invece ribadito che i provvedimenti sono mirati per incentivare la scuola pubblica e "per fare questo la formazione degli insegnanti viene affidata a tutta la struttura, che sono le nostre università, gli enti che già fanno questo, e la scuola di alta formazione".

Ma durante lo sciopero uno dei temi più dibattuti è stato il taglio degli stipendi.

E Bianchi ha subito risposto.

Tagli agli stipendi: "il provvedimento va' letto meglio"

I sindacati hanno partecipato attivamente allo sciopero nazionale e hanno preso parola contro ai tagli degli stipendi degli insegnanti e alla riduzione di circa 12mila posti.

Bianchi ha risposto che forse "il provvedimento andrebbe letto meglio".

Continua: "il provvedimento dice che dal 2026/27 in avanti ci sarà una forte riduzione degli studenti. L'aggiustamento sarà di 2mila insegnanti all'anno anziché di 130mila. Bisogna fare sempre il confronto con la situazione che si ha di fronte."

Il Ministro ha illustrato i dati: 1 milione e 400mila bambini in meno nelle scuole italiane. L'idea, secondo la riforma, è perciò quella di porre attenzione agli insegnanti, a cui dedicare più risorse.

L'ultimo commento ai sindacati

Le ultime parole del Ministro sono rivolte proprio ai sindacati, ai quali rimprovera delle "letture un po' affrettate".

Ecco cos'ha detto: "quando i sindacati dicono che queste cose vanno trattate con il sindacato, io dico che sono d'accordo tanto è vero che nel d.l. diciamo che per tre volte si dice che la materia viene rimandata alla contrattazione sindacale".

Emendamenti presentati: qualcosa cambierà?

Gli emendamenti alla riforma Bianchi sono stati presentati entro il 26 maggio. Non è detto perciò che le disposizioni rimarranno uguali.

In questi giorni infatti si procede proprio con la votazione degli emendamenti.

Rimaniamo in attesa di aggiornamenti.

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Photo credit: unsplash.com