Immissioni in ruolo infanzia e primaria: da che cosa dipende?

Immissioni in ruolo infanzia e primaria: da che cosa dipende?

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Per le immissioni in ruolo infanzia e primaria, il destino degli insegnanti si decreterà a partire dal mese di luglio, quando il Ministero renderà pubblico il Regolamento per le assunzioni 2022/23.

Ma da cosa dipende l'immissione in ruolo?

Cerchiamo di fare chiarezza.

Dopo aver vinto il concorso ordinario cosa succede?

Non sono ancora noti esattamente i posti e le rinunce e nemmeno le province.

Per l'assegnazione dei posti, anche per chi ha vinto il concorso, è necessario aspettare la pubblicazione del regolamento.

Pubblicazione che avverrà a luglio, quando il Ministero partirà con l'assegnazione dei posti e i candidati selezioneranno le preferenze con un'istanza informatizzata.

Immissione in ruolo infanzia e primaria: si può essere chiamati in tutte le province?

La provincia assegnata può essere una qualsiasi della regione selezionata.

Da regolamento, nel primo anno di assunzione non si può fare richiesta di assegnazione provvisoria.

Da cosa dipende l'assunzione?

La vera e propria immissione in ruolo infanzia o primaria è influenzata da due situazioni:

  • dal numero di posti a ruolo assegnato alla regione selezionata.
    È noto il numero di posti liberi, ma non ancora quello per i ruoli da assegnare;
  • dalla disponibilità di assunzione delle altre graduatorie nella regione selezionata.

Si ricorda infatti che le immissioni in ruolo infanzia e primaria si stabiliscono per il 50% dalle GaE e per il 50% dalle graduatorie di merito dei concorsi.

Per essere assunti da una graduatoria di merito del concorso infanzia 2020, è indispensabile che siano esaurite le graduatorie dei concorsi 2106 e 2018 e la fascia aggiuntiva.

Quali sono le prospettive di assunzione?

È ancora presto per poter delineare un reale quadro delle assunzioni.
Tuttavia, considerando alcuni fattori si possono prevedere alcune situazioni.

Per l'infanzia ad esempio il concorso 2016 è esaurito in quasi tutte le regioni.
Nelle regioni in cui non lo è si deve controllare la decadenza delle graduatorie e il diritto di assunzione per i vincitori.

Al contrario, le graduatorie del concorso 2018 sono ancora valide in quasi tutte le regioni.

Quindi se per l'assunzione si prende in considerazione la graduatoria del 2018, è necessario attendere il suo completo scorrimento (e di quella del 2020) fino alla propria posizione.

Inoltre, dipende anche se non ci sono insegnanti da assumere dalle GaE.

Seguiranno aggiornamenti.

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Photo credit: pixabay.com