Messa a disposizione per il sostegno

Messa a disposizione per il sostegno

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Ogni anno le scuole sono in difficoltà nel reperire docenti per i posti vacanti per il sostegno.

Per questo ricorrono spesso alle candidature spontanee degli insegnanti note come MAD.

Naturalmente a chi invia la messa a disposizione per il sostegno, sono proposti casi di alunni con disabilità non gravi perché per questo delicato ruolo serve una specializzazione. La MAD per il sostegno è bene farla alle scuole di più province e con più invii all’anno.

Oggi faremo un approfondimento proprio sulla messa a disposizione per il sostegno, una delle domande scuola più richieste e ricercate dagli Istituti italiani.

 

Le 4 tipologie di MAD

Ma che cos’è di preciso una MAD? Si tratta di una domanda di messa a disposizione è una candidatura spontanea che può essere effettuata da un aspirante docente e consegnata nelle scuole al dirigente scolastico per mettersi a disposizione in un determinato istituto a lavorare come supplente. In caso che le graduatorie non siano sufficienti a coprire i posti vacanti, quindi, le scuole possono decidere di affidare incarichi di supplenza tramite MAD, sia per reperire personale tecnico e amministrativo sia per il personale docente.

 

La MAD è uno dei sistemi a cui i docenti ricorrono più spesso per ottenere incarichi di supplenza e iniziare a fare le prime esperienze a scuola. La messa a disposizione, in ogni sua forma, è infatti utile per maturare i primi titoli di servizio con relativi punteggi, importanti anche per migliorare il posizionamento in graduatoria. 

 

Esistono 4 diverse tipologie di MAD a seconda del ruolo a cui si aspira: 

 

  • MAD classica, per coloro che vogliono ottenere supplenze brevi come insegnanti di una specifica materia scolastica. Richiede il possesso di una laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento, o anche di un diploma tecnico, ma solo per i post ITP;
  • Lo stesso dicasi per la MAD recuperi estivi, pensata per i corsi di recupero degli studenti; 
  • La MAD ATA permette di lavorare come collaboratori scolastici e personale tecnico amministrativo, per cui sono necessari o il diploma o la laurea triennale.
  • Infine la MAD sostegno è specifica per gli insegnanti che possiedono la relativa abilitazione o specializzazione per il sostegno e intendono lavorare a fianco di studenti con problemi e difficoltà nell’apprendimento.

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MAD sostegno anche senza abilitazione

Come abbiamo visto, teoricamente per ottenere incarichi di supplenza su posti di sostegno è richiesta l'abilitazione o il titolo di specializzazione. Tuttavia, l’abilitazione per lavorare al fianco di studenti con disturbi dell’apprendimento o disabilità psico-fisiche richiede uno specifico percorso formativo, il cosiddetto TFA, che richiede tempi lunghi e molto impegno, oltre ad essere a numero chiuso. 

 

Questa situazione si riflette sulle scuole che, infatti, molto spesso non trovano un numero sufficiente di docenti formati per il sostegno. Ecco perché devono comunque affidarsi agli insegnanti senza specializzazione che si candidano tramite messa a disposizione sul sostegno.

 

La MAD, quindi, viene in soccorso anche a tutti gli aspiranti supplenti che vogliono lavorare a contatto con i ragazzi più deboli, ponendosi quale via più idonea a candidarsi nelle scuole come supplenti anche per il sostegno pur non avendo la relativa abilitazione. La MAD Sostegno può quindi essere inviata da chiunque sia in possesso di una laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento. Proprio per la carenza di posti, poi, la MAD sostegno è uno dei metodi migliori per ottenere un incarico e per accumulare punteggio: sono pochissimi i docenti che inviano la propria domanda scuola optando per il sostegno. Per questo sono molto alte le possibilità di essere convocati.

 

Ovviamente, il docente specializzato che si candida attraverso MAD sostegno avrà la priorità rispetto a un docente non specializzato. D’altra parte, anche il non specializzato che però possiede un titolo di master o corso di perfezionamento per BES e DSA ha più chance rispetto a chi non possiede questi titoli. Formarsi seguendo dei percorsi specifici è quindi un’ottima opportunità, non solo per aumentare le probabilità di essere convocati tramite MAD e aumentare i punteggi in graduatoria, ma anche per conoscere effettivamente le necessità degli studenti in difficoltà.

 

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Compilare una messa a disposizione per il sostegno

Abbiamo visto che è possibile inviare la messa a disposizione per docenti di sostegno anche senza abilitazione. Per aumentare le possibilità di essere contattati, oltre ai titoli, conta anche il modo in cui la domanda viene sottoposta: ecco perché è importante compilare in modo rigoroso la domanda, facendo attenzione a riportare tutte le informazioni necessarie. 

 

Bisogna quindi inserire titoli di studio, certificazioni, eventuali esperienze pregresse, oltre ad indicare la propria disponibilità a ricoprire incarichi di supplenza anche per posti di sostegno. Ovviamente, se si è abilitati va inserita anche la propria specializzazione sul sostegno. Alla domanda si deve allegare anche un curriculum vitae e la copia delle certificazioni e dei titoli di studio dichiarati.

 

La MAD sostegno può poi essere inviata tramite PEC o E-mail, Fax o consegna brevi manu (di persona) presso gli istituti scolastici. Ma attenzione: mentre di solito per le altre domande di messa a disposizione non hanno vincoli geografici e possono essere inviate in tutta Italia, per la messa a disposizione per il sostegno il MIUR ha posto un limite: si può infatti inviare la propria candidatura a una sola provincia

Inviare una MAD sostegno con Docenti

Ora che conosci tutti i dettagli della messa a disposizione per il sostegno, non ti resta che metterti all’opera… e inviare la tua MAD! 

 

Oggi puoi farlo facilmente, velocemente e senza errori con il sistema di redazione e invio domanda di messa a disposizione di Docenti! Il nostro servizio ha aiutato tantissimi aspiranti docenti ad ottenere incarichi di supplenza su posti di sostegno su tutto il territorio nazionale. 

 

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