Potenziamento scuola: il docente può chiedere una riduzione dell'orario?

Potenziamento scuola: il docente può chiedere una riduzione dell’orario?

article pic

Un docente su posto comune può richiedere una riduzione dell'orario per conseguire altre ore di potenziamento scuola?

Cos’è il potenziamento scuola

Dopo l'avvento della pandemia (e del conseguente isolamento) molti problemi sono sorti tra i ragazzi, specialmente i più giovani.

E questo ha portato la nascita degli interventi di potenziamento scuola: per sostenere gli alunni nei loro bisogni educativi (accoglienza, ascolto ed empatia), oltre che disciplinari.

A questo concorrono i posti di potenziamento.

Cosa sono i posti di potenziamento

La legge n. 107/2015 stabilisce che i posti di potenziamento sono destinati ad ampliare l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche.

Le cattedre di potenziamento fanno parte dell'organico dell'autonomia: la loro attività può essere così assegnata all'insegnante:

  • per intero;
  • o in modalità mista, tra insegnamento curricolare e potenziamento scuola.

È il Dirigente Scolastico che decide la distribuzione delle ore.

Chi è il docente di potenziamento?

La figura del docente di potenziamento nasce con lo scopo di realizzare al meglio l'offerta formativa e di arricchirla, soprattutto.

Come capita però (molto spesso) che il docente con ore di potenziamento venga utilizzato in modo inappropriato e finisca con il ricoprire mansioni che non dovrebbe eseguire, può succedere anche che...

... Un docente di ruolo con un numero di classi eccessive, decida di chiedere una riduzione dell'orario e colmare le restanti ore con classi di potenziamento.

È possibile questo?

L'organico dell'autonomia

Per rispondere a questa domanda, vediamo cosa dice il Ministero dell'Istruzione riguardo all'organico dell'autonomia.

Sui docenti di classe e docenti di potenziamento, il Miur ha dato delle chiare indicazioni, nella nota 2852 del 5 settembre 2016:

  • non esiste una distinzione contrattuale tra docenti curricolari e i docenti di potenziamento;
  • in uno scenario di flessibilità, si è stabilito che: i docenti individuati su posto di potenziamento possono svolgere attività di docenza e i docenti individuati su ore curricolari possono occuparsi di attività che portino arricchimento all’offerta formativa;
  • le supplenze per assenze brevi vanno “coperte” con un'adeguata articolazione modulare, che coinvolge l'intero organico dell’autonomia. Questo può assicurare una continuità alle attività svolte nell’ambito del potenziamento.

Detto questo, dobbiamo precisare che l'organico dell'autonomia viene concepito come un corpus unitario, dove vengono fatti confluire tutti i docenti.
Tali docenti non vengono distinti tra quelli curriculari, di sostegno o di potenziamento: sono altresì presenti anche docenti ai quali vengono affidati compiti di progettazione e coordinamento.

Se l'organico dell'autonomia è funzionale allo scopo di realizzare pienamente l'intera offerta formativa, tutti i docenti devono contribuire a questo.

Di conseguenza, tutti loro possono essere assegnati alle varie attività di insegnamento/potenziamento o ad attività di coordinamento e organizzazione.

Fermo restando questo, andiamo a rispondere alla domanda centrale dell'articolo.

Un docente curricolare può avere ore di potenziamento?

Un docente su posto di comune può, quindi, essere assegnato a classi di potenziamento?

Sì, questo è possibile.
Ma devono sussistere determinate condizioni.

Le condizioni

  • i docenti su posto comune impiegati nelle ore di potenziamento, devono possedere i titoli abilitanti e/o le necessarie competenze. Ad esempio: un docente con ore di potenziamento potrebbe insegnare fisica, ma solo se abilitato, prendendo il posto dell’insegnante (di fisica) esonerato per determinati motivi;
  • anche se sussiste il concetto dell'organico in autonomia, non è possibile spostare liberamente i docenti dalle classi alle ore a disposizione. Il Dirigente scolastico deve rispettare i criteri del Consiglio di istituto e le proposte del Collegio Docenti, in merito all’assegnazione dei docenti nelle varie classi.
  • deve essere sempre rispettato il limite temporale e di approvazione o aggiornamento del documento PTOF.
    Questo documento contiene la progettazione curricolare ed extracurricolare educativa e organizzativa: la programmazione dell’attività formativa e tutto ciò che la riguarda, compreso il monte orario e gli insegnamenti delle varie discipline. Ecco, le assegnazioni dei docenti alle classi devono essere coerenti con il PTOF e svolte a inizio anno scolastico. All'interno di tale documento vengono programmate anche le ore di potenziamento a disposizione e la loro distribuzione;
  • il Dirigente Scolastico deve sempre rispettare i principi di: buona fede, imparzialità e correttezza. Per cui, qualunque provvedimento di natura gestionale che il Dirigente decide di apportare, deve essere motivato in maniera adeguata.
    Al di sopra di tutto, il Dirigente deve sempre porre il miglioramento dell’offerta formativa e, contemporaneamente, il benessere dei docenti e dell’istituzione scolastica in generale.

La decisione del Dirigente Scolastico

È dunque possibile che un docente chieda una rimodulazione dell'assegnazione delle ore di servizio, ma bisogna tener conto che il Dirigente Scolastico (che è l'incaricato a predisporne l'assegnazione o meno), dovrà agire garantendo sempre l'offerta formativa.

Il Dirigente deve assicurare la piena ed integrale copertura dell’orario di insegnamento, previsto dagli ordinamenti scolastici e nel limite dell’organico di cui all’art. 1, comma 201, della legge n. 107/2015.

Quindi il docente può richiedere questo al Dirigente Scolastico, per l’anno scolastico successivo.
E il DS agirà come meglio ritiene da un punto di vista organizzativo-didattico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali. 

Rimani aggiornato con le ultime notizie dal blog!
Leggi anche:

E seguici su Facebook e Instagram.

Photo credit: pixabay.com